(
Daniele Pace –
Mario Panzeri –
Corrado Conti)
Era come un castello di vetro,
questo amore che da solo bastava
ad aprire gallerie nel cielo ma nel cuore no.
Ed abbiamo attraversato mari,
fatti solo di venti lacrime,
dieci miei e dieci tue, siamo giunti li.
In un’isola, senza fiori e senza nome,
senza vele e senza sole.
Tutto sospeso ad un filo,
di una vita non sempre vissuta,
anzi sulle tracce del nostro passato,
scivolata via…
Eppure ti amo, lo sai che ti amo,
malgrado questa nostra strana vita.
Tante volte lontani, come sono le stelle,
altre volte appiccicati più che mai.
Eppure ti amo, lo sai che ti amo,
perché sono convinta che ti amo.
Come una rosa di maggio,
cerca la nobile pioggia, per vivere ancora…
E se vuoi ricordare ricorda,
non guardare nell’anima l’ombra,
guardati la palma della mano, sembra vuota.
Un teatro, senza scene e senza luci,
ma gli attori siamo noi,
che siamo sospesi ad un filo,
di una vita non sempre vissuta,
anzi sulle tracce del nostro passato,
scivolata via…
Eppure ti amo, lo sai che ti amo,
malgrado questa nostra strana vita.
Tante volte lontani, come sono le stelle,
altre volte appiccicati più che mai.
Eppure ti amo, lo sai che ti amo,
malgrado questa nostra strana vita.
Tante volte lontani, come sono le stelle,
altre volte appiccicati più che mai.
Eppure ti amo, lo sai che ti amo,
perché sono convinta che ti amo.