Gli Squallor – Federico Salvatore

Album

È contenuto nei seguenti album:
2000 L’azz ‘e bastone

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Testo Della Canzone

Gli Squallor – Federico Salvatore di Federico Salvatore

38 Luglio, anni ’70, un po’ per scena un po’ noia
quattro amici in un complotto
improvvisarono una banda e con il primo disco, TROIA,
senza voler fecero il botto.
Nessuno mai li ha conosciuti, vennero giu’ come un diluvio
pazzi con l’ anima verace,
voce solista era Cerruti napoletano Toto’ Savio,
Bigazzi e poi Daniele Pace.
Da VACCA a PALLE, da TROMBA a CAPPELLE,
i doppi sensi dei primi LP,
poi venne POMPA, MUTANDO ed ARRAPAHO
fra Moro, Berlinguer, il Papa e la DC.
In un paese che storce la bocca, UCCELLI D’ITALIA e qualcosa cambio’
ma SCORAGGIANDO, TOCCA L’ ALBICOCCA,
e Pace quella notte, in cielo se ne ando’.
Erano gli anni della Zia Waller
e dopo i Beatles ecco gli Squallor.
E da quel giorno ve lo giuro, la vita e’ stata un CIELO DURO
per me che vivo come un MANZO,
quando pensando al mio futuro mi dissi “devo far lo stronzo”
e son finito da Costanzo.
Ed e’ cosi’ che ho fatto il botto perche’ ogni pezzo l’ ho condito
con qualche ‘zoccola’ di troppo,
ma solo oggi l’ ho capito che negli Squallor c’era il mito,
i giovani del ’68.
E ora mio figlio mi chiede perche’
ho gli occhi pieni di lacrime
perche’ quel disco mi ricorda, si,
di quella bella stronza della terza B
quando gli Squallor cantavo al liceo,
con la chitarra sui miei Blue Jeans
quanti rapporti e note mi beccai
ma per la prima volta io m’ innamorai…
Knock- Knock- Knockin’ on Heaven’s Door
Knock- Knock- Knockin’ on Heaven’s Door.
Generazione bastarda la mia, noi degli Squallor saremo la scia
perché il pretesto della volgarità
Ú forse il primo segno della libertà.

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