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Testo Della Canzone
Il Duemila, un gatto e il Re di Lucio Dalla
Cielo d’estate un cielo non lavato dalla pioggia
cielo verde di rimmel cielo d’incenso cielo d’estate piuma sui pensieri si ricomincia da zero guardavo a ieri e siamo già a domani. Sull’erba nello stadio di Torino la notte di Natale del Duemila la notizia è stampata sui giornali sei riflettori enormi messi in fila buttano la lava rossa, rossa dei vulcani ma il freddo morde e gela sulle mani anche il cielo si mescola alla neve rotolando con un passo lieve la scena nel silenzio dello stadio può sembrare anzi è straordinaria mentre è una storia vecchia come il mondo, come il mondo a una tavola imbandita Karl e Jesus con gesti lenti spezzano due pani versano l’acqua e il vino nei bicchieri ogni tanto si lavano le mani e lavano e rilavano i pensieri. Cielo d’estate nel settanta si pensava a tutto Questa scena nello stadio di Torino è anche a Londra a Parigi e a Berlino Cielo d’estate non lavato dalla pioggia
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