Il fannullone

Album

È contenuto nei seguenti album:
1969 Nuvole barocche

Testo Della Canzone

Il fannullone di Fabrizio De Andrè

Senza pretesa di voler strafare
io dormo al giorno quattordici ore
anche per questo nel mio rione
godo la fama di fannullone

ma non si sdegni la brava gente
se nella vita non riesco a far niente.

Tu vaghi per le strade quasi tutta la notte
sognando mille favole di gloria e di vendette
racconti le tue storie a pochi uomini ormai stanchi
che ridono fissandoti con vuoti sguardi bianchi

tu reciti una parte fastidiosa alla gente
facendo della vita una commedia divertente.

-Ho anche provato a lavorare
senza risparmio mi diedi da fare
ma il sol risultato dell’esperimento
fu della fame un tragico aumento

non si risenta la gente per bene
se non mi adatto a portar le catene.

Ti diedero lavoro in un grande ristorante
a lavare gli avanzi della gente elegante
ma tu dicevi -il cielo è la mia unica fortuna
e l’acqua dei piatti non rispecchia la luna

tornasti a cantar storie lungo strade di notte
sfidando il buon umore delle tue scarpe rotte.

-Non sono poi quel cagnaccio malvagio
senza morale straccione e randagio
che si accontenta di un osso bucato
con affettuoso disprezzo gettato

al fannullone sa battere il cuore
il cane randagio ha trovato il suo amore.

Pensasti al matrimonio come al giro di una danza
amasti la tua donna come un giorno di vacanza
hai preso la tua casa per rifugio alla tua fiacca
per un attaccapanni a cui appendere la giacca

e la tua dolce sposa consolò la sua tristezza
cercando tra la gente chi le offrisse tenerezza.

È andata via senza fare rumore
forse cantando una storia d’amore
la raccontava ad un mondo ormai stanco
che camminava distratto al suo fianco

lei tornerà in una notte d’estate
l’applaudiranno le stelle incantate

rischiareranno dall’alto i lampioni
la strana danza di due fannulloni
la luna avrà dell’argento il colore
sopra la schiena dei gatti in amore.

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Accordi

C F9 C G7



C          G       Am        Em
Senza pretesa di voler strafare

   F            C      G7       C
io dormo al giorno quattordici ore

             G           Am   Em
anche per questo nel mio rione

F         C        G7   C
godo la fama di fannullone

F            C      G7       C
ma non si sdegni la brava gente

G7            C          G7        C  Cm
se nella vita non riesco a far niente.

     Fm                Cm             Fm
Tu vaghi per le strade quasi tutta la notte

  D#             G#         Fm             G
sognando mille favole di gloria e di vendette.

   Cm              Fm          Cm           Fm
Racconti le tue storie a pochi uomini ormai stanchi

    D#           G#          G7             Cm
che ridono fissandoti con vuoti sguardi bianchi.

              Fm6            Cm      C#
Tu reciti una parte fastiosa alla gente

                Cm        G7            Cm
facendo della vita una commedia divertente.

C             G    Am    Em
Ho anche provato a lavorare

F           C      G7       C
senza risparmio mi diedi da fare

                 G        Am      Em
ma il sol risultato dell'esperimento

F          C        G7        C
fu della fame un tragico aumento

F           C        G7      C
non si risenta la gente perbene

G7            C           G7        C
se non mi adatto a portar le catene.

Cm           Fm         Cm             Fm
Ti diedero lavoro in un grande ristorante

  D#          G#             Fm    G
a lavare gli avanzi della gente elegante.

   Cm           Fm              Cm       Fm
Ma tu dicevi il cielo e' la mia unica fortuna

  D#              G#           G7        Cm
e l'acqua dei piatti non rispecchia la luna

                  Fm6              Cm       C#
Tornasti a cantar storie lungo strade di notte

                  Cm             G7        Cm
sfidando il buon umore delle tue scarpe rotte.

C                 G     Am       Em
Non sono poi quel cagnaccio malvagio

F         C           G7        C
senza morale, straccione e randagio

               G        Am       Em
che si accontenta di un osso bucato

F           C         G7      C
con affettuoso disprezzo gettato.

F             C     G7         C
Al fannullone sa battere il cuore 

   G7            C          G7        C
il cane randagio ha trovato il suo amore.

Cm            Fm               Cm          Fm
Pensasti al matrimonio come al giro di una danza,

 D#              G#         Fm             G
amasti la tua donna come un giorno di vacanza.

    Cm           Fm           Cm           Fm
Hai preso la tua casa per rifugio alla tua fiacca,

    D#           G#         G7         Cm
per un attaccapanni a cui appendere la giacca.

               Fm6            Cm            C#
E la tua dolce sposa consolo' la sua tristezza

                   Cm          G7            Cm
cercando fra la gente chi le offrisse tenerezza.

C             G     Am       Em
E' andata via senza fare rumore

F           C         G7     C
forse cantando una storia d'amore;

           G           Am           Em
la raccontava ad un mondo ormai stanco

F          C         G7            C
che camminava distratto al suo fianco.

             G         Am       Em
Lei tornera' in una notte d'estate

F            C         G7        C
l'applaudiranno le stelle incantate;

            G         Am         Em
rischiariranno dall'alto i lampioni

F            C         G7         C
la strana danza di due fannulloni.

F             C         G7        C
La luna avra' dell'argento il colore

G7            C         G7     C
sopra la schiena dei gatti in amore.

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