Il filosofo overground

Album

È contenuto nei seguenti album:

1997 Gaber 96-97
1998 Un’idiozia conquistata a fatica
2002 Un’idiozia conquistata a fatica (1997-2000)

Testo Della Canzone

Il filosofo overground di Giorgio Gaber

di GaberLuporini

Sono un filosofo overground
nessuno sa che sto ricostruendo
le nuove basi della vostra vita
sono un teorico del mondo.
Mi faccio carico delle coscienze
e dei travagli della civiltà.
C’ho una bella responsabilità
c’ho una bella responsabilità.

Sono un filosofo overground
uno che pensa con la propria testa
e c’ho già in mente un articolo
sull’eros nel mondo post-capitalista.

[parlato:] C’avevo anche in mente stasera di andare a cena con Pamela… Le ho telefonato. Mi ha detto: “Forse”.

Sono un filosofo overground
la mia dialettica è così globale
che c’ho l’idea di proiettarmi oltre
all’euforia multirazziale.

[parlato:] …Che poi anche Pamela c’ha un modo di ragionare… No, per carità, ognuno fa quello che vuole. Però una normale non avrebbe detto “Forse”. Avrebbe detto “sì” o “no”.

Sto valutando alcune soluzioni
per risanare questa società.
C’ho un bella responsabilità
c’ho una bella responsabilità.

L’uomo
è in declino da più di cent’anni
fa soltanto dei danni
d’altra parte fa quello che può.

Pamela…
che donna!
Pamela…
che bella!
Pamela ahi, ahi, ahi!

Sono un filosofo overground
l’ho scritto io quel testo intitolato
“L’incontrastata globalizzazione del mercato”

[parlato:] …Sì, ma non capisco perché Pamela continui a uscire con quelli lì, invece di venire a cena con me. C’è una bella differenza… dal punto di vista culturale. Una volta con le donne bastava citare un Marcuse qualsiasi e il successo era sicuro. Con Marx ho vissuto di rendita per anni. Una volta ce l’ho fatta anche con Hegel di cui non ha mai capito niente nessuno. Come sono cambiati i tempi per me che…

sono un filosofo overground
promuoverò un convegno sul potere
sulla realtà di un uomo alla deriva
che sta perdendo ogni morale.

[parlato:] …Io invece sto perdendo la testa per Pamela. Non si decide, non si abbandona. Non si concede mai! A me. Non mi dice proprio di no. A volte mi lusinga, a volte mi sfugge. Mi tiene in “forse”. Ma come si fa a non prendere sul serio uno che…

ha dedicato tutta la sua vita
al grande enigma dell’umanità.
C’ho una bella responsabilità
c’ho una bella responsabilità.

L’uomo
è un bambino che ha troppa paura
deve crescere ancora
se non vive non è colpa mia.

Pamela…
che donna!
Pamela…
che stronza!
Pamela ahi, ahi, ahi!

[parlato:] …Prendiamo una a caso: Pamela. Le ho chiesto di diventare la mia donna per tutta la vita. È inutile dire che mi ha risposto: “Forse”. Le scrivo delle lettere, le faccio dei regali… libri, tanti libri… Le faccio dei discorsi così belli, così profondi che se ci fosse qui una Madame Curie, una Rosa Luxemburg, o, al limite, anche una Rita Levi Montalcini, cadrebbe svenuta ai miei piedi… data l’età. Pamela, no. Dice che non è il suo genere. Ah, sì?! Allora io mi ammazzo, va bene? A volte bisogna tentare il tutto per tutto. Davanti a lei, prendo un tubetto… no, non di optalidon… un tubetto, tutto intero… e giù! E lei mi guarda e… via a ballare! Dal dispiacere ho vomitato tutto, subito. Non c’è niente da fare: io quando soffro non le faccio tenerezza, non le faccio… amore, non le faccio neanche pietà. Proprio io che sono l’unico che l’ha capita veramente. Proprio io che ho saputo penetrare… purtroppo solo la sua anima. Proprio io che ho scritto un saggio, ancora da pubblicare, intitolato ‘Fenomenologia dell’amore, da Talete ai nostri giorni’… cinque volumi! Proprio io che…

sono un filosofo overground
Pamela!
Sono un filosofo overground
Sono un filosofo overground
PAMELAAAAA!

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