Il flamenco della doccia

Album

È contenuto nei seguenti album:

1994 Daniele Silvestri
2000 Occhi da orientale
2004 Livre transito – Disc 2
2008 Monetine

Testo Della Canzone

Il flamenco della doccia di Daniele Silvestri

E’ bello stare qui a guardarti e quasi decifrarti
in questi tuoi silenzi, in queste tue paure
perché sono pure, perché sono belle
com’è bello, cara, stare insieme a te
E non devi giustificarti, non devi sforzarti
non c’è alcun bisogno che tu sia diversa
non mi passa neanche per la testa
di assillarti con i miei perché

Certo, forse inizialmente, ti sarò sembrato
un poco preoccupato, ma non era niente
e se ora non ti scoccia
credo che una doccia mi rilasserà

Lo vedi sono già più calmo, sono più sereno
non c’è più veleno in queste mie parole
sono queste mani che vanno da sole
forse un’altra doccia mi rilasserà

Comunque riflettendo meglio non si può negare
che la tua è una vera ostinazione, un’incapacità di dare
ti farebbe bene liberarti nell’intimità

Il mare, la luna, la brezza che porta la bruma
il fuoco, Baglioni, mi sembra funzioni ben poco con te
il vino, la cena e in tasca un porta fortuna
ma niente, che roccia!
sei solo una doccia per me

Credimi, non è del mio piacere che mi curo
ti assicuro invece che sarai felice
quando insieme avremo frantumato il muro
te lo dice uno, cara, che lo sa

E poi adesso è pure una questione di principio
perché porco Giuda mi comincio a rompere
di questo attendere per i tuoi scrupoli
non puoi pretendere la santità

Quindi non per obbligarti, né per ricattarti
ma se non vuoi farti monaca di Monza non lasciarmi senza
perché questa ignobile astinenza
credo che mi ucciderà

Insomma dammela, ti prego dammela
non puoi tenertela, non puoi negarmela
non è la favola di Cenerentola
nemmeno al principe gli c’è voluta
questa eternità

Non riesco neanche più a parlare cuccu bare bare
Cuccu bare cuccu bare bare cuccu cuccu cuccu bare bare
Me la devi (cuccu) dare (cuccu) per pietà

Il mare, la luna, la brezza che porta la bruma
il fuoco, Baglioni, mi sembra funzioni ben poco con te
il vino, la cena e in tasca un porta fortuna
ma niente, che doccia!

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Accordi

   
Intro: | Mi  Fa  Mi Fa | Mi  Fa  Sol  Fa | (2v.)

   Mi                    Fa                 Mi
E' bello stare qui a guardarti e quasi decifrarti
                 Fa                    Mi
in questi tuoi silenzi, in queste tue paure
             Fa                Sol
perché sono pure, perché sono belle
              Fa                       Mi Fa Mi Fa Mi Fa Sol Fa
com'è bello, cara, stare insieme a te

      Mi           Fa                  Mi
E non devi giustificarti, non devi sforzarti
                Fa                 Mi
non c'è alcun bisogno che tu sia diversa
       Fa                        Sol
non mi passa neanche per la testa
         Fa                       Mi Fa Mi Fa Mi Fa Sol Fa
di assillarti con i miei perché

 Mi                    Fa                 MI
Certo, forse inizialmente, ti sarò sembrato
               Mi                Fa
un poco preoccupato, ma non era niente
                         Sol
e se ora non ti scoccia
                Fa               Mi Fa Mi Fa Mi Fa Sol Fa
credo che una doccia mi rilasserà

    Mi                  Fa                     Mi
Lo vedi sono già più calmo, sono più sereno
                 Fa                       Mi
non c'è più veleno in queste mie parole
            Fa               Sol
sono queste mani che vanno da sole
                 Fa                    Mi Fa Mi Fa Mi Fa Sol Fa
forse un'altra doccia mi rilasserà

  Mi                 Fa                  Mi
Comunque riflettendo meglio non si può negare
                   Fa                   Mi             Fa
che la tua è una vera ostinazione, un'incapacità di dare
             Sol        Fa             Mi
ti farebbe bene liberarti nell'intimità

   La9      Si4      Fa         Mi
Il mare, la luna, la brezza che porta la bruma
   La9      Si4        Fa                  Mi
il fuoco, Baglioni, mi sembra funzioni ben poco con te
   La9      Si4       Fa       Mi
il vino, la cena e in tasca un porta fortuna
   La9         Si
ma niente, che roccia!
    Fa                  Mi
sei solo una doccia per me

 Mi                   Fa                  Mi
Credimi, non è del mio piacere che mi curo
              Fa               Mi
ti assicuro invece che sarai felice
                 Fa                 Sol
quando insieme avremo frantumato il muro
           Fa             Mi Fa Mi Fa Mi Fa Sol Fa
te lo dice uno, cara, che lo sa

       Mi                   Fa           Mi
E poi adesso è pure una questione di principio
               Fa                  Mi
perché porco Giuda mi comincio a rompere
              Fa                        Sol
di questo attendere per i tuoi scrupoli
            Fa              Mi Fa Mi Fa Mi Fa Sol Fa
non puoi pretendere la santità

Mi                  Fa                  Mi
Quindi non per obbligarti, nè per ricattarti
               Fa              Mi                  Fa
ma se non vuoi farti monaca di Monza non lasciarmi senza
               Sol          Fa
perché questa ignobile astinenza
                   Mi Fa Mi Fa Mi Fa Sol Fa
credo che mi ucciderà

        Mi                Fa
Insomma dammela, ti prego dammela
           Mi                  Fa
non puoi tenertela, non puoi negarmela
         Mi            Fa
non è la favola di Cenerentola
           Sol                Fa
nemmeno al principe gli c'è voluta
               Mi Fa Mi Fa Mi Fa Sol Fa
questa eternità

     Mi                     Fa               Mi
Non riesco neanche più a parlare cuccu bare bare
           Fa              Mi                Fa
Cuccu bare cuccu bare bare cuccu cuccu cuccu bare bare
      Sol                Fa                  Mi
Me la devi (cuccu) dare (cuccu) per pietà

   La9      Si4      Fa         Mi
Il mare, la luna, la brezza che porta la bruma
   La9      Si4        Fa                  Mi
il fuoco, Baglioni, mi sembra funzioni ben poco con te
   La9      Si4       Fa       Mi
il vino, la cena e in tasca un porta fortuna
   La9         Si
ma niente, che doccia!

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