Il funerale – Federico Salvatore

Album

È contenuto nei seguenti album:

1997 Coyote interrotto

Testo Della Canzone

Il funerale – Federico Salvatore

Prete:
accogli fra le schiere dei beati
Il nostro fratello Ernesto e liberalo dai suoi peccati
Onesto e generoso lavoratore
(abbassa un poco l’organo per favore)
Esempio di padre e di uomo
Sempre pronto al sorriso e al perdono
Marito affettuoso e fedele
(Peppino, accendi le candele)
Seguace fervente di Cristo
Anche se in chiesa non si è mai visto
Il cielo nella sua bontà infinita
L’ha voluto premiare, e lo ha chiamato a miglior vita.

Ernesto:
a miglior vita ‘o cazzo! ancora non è detto,
Ho fatto la domanda in Purgatorio ma siamo settemila e i posti sono otto,
per aspirante spirito precario
Vi chiederete cosa mi è successo
La buccia di banana per le scale
buttata lì da un incivile fesso…
Per sicurezza vado all’ospedale
Non era niente, un’escoriazione
Mia moglie disse fai gli accertamenti
Che con i soldi dell’assicurazione io mi rimetto a posto tutti i denti
E il resto lo spendiamo in silicone, Ernesto! SI-LI-CO-NE!
Mo fanno dei lavori sopraffini…
Puoi farmi fare pure una composizione
Davanti la Parietti e dietro la Marini.
Sentendo la Marinie la Parietti
Miracolosamente avvenne che…
Si alzò nel cielo un c……oro di angioletti
Non succedeva dal ’93.
Fui trasferito in clinica privata
Specializzata in plastica e trapianti
Dal prof. Antonio la Mazzata
Dell’university center di Bitonto…..Toronto o Bitonto?
Mia moglie mi diceva fai il malato, che tanto paga l’assicurazione
18 volte mi hanno operato di gastrocardioepatocerebroprostaticonasaledisfunzione
Tanto che per non perdere più tempo
Dal cranio fino all’alluce del piede
Mi hanno cucito una chiusura lampo
E mi hanno detto “tanto non si vede”!
Io del primario ormai ero il pupillo
L’assicurazione andava per le lunghe
Mia moglie mi diceva stai tranquillo
E quello mi operava anche alle unghie
E andava avanti con gli esperimenti
In nome del progresso e delle scienze
Me lo sognavo col bisturi fra i denti
Che mi sembrava il mostro di Firenze
Ma in fondo in fondo era umano
Come un padre……no! Come uno zio
Un uomo duro ma con il cuore in mano
Peccato che quel cuore era sempre il mio
E forse è stato per il troppo affetto
Che un giorno questo nobile primario
Prendendomi in disparte lui mi ha detto:
“vuoi fare il donatore volontario”?
Un rene prendi 15 milioni
La milza c’è grandissima richiesta
Un testicolo se è buono vale oro! Un occhio, costa un occhio della testa.
A pezzo a pezzo mi ha venduto tutto
E io mi sentivo sempre più leggero
Tanto che adesso sono un corpo astratto
E in questa cassa c’è soltanto il mio pensiero
Poi mi ha pagato l’assicurazione
223 milioni esatti
Mia moglie ha speso tutto in silicone
E finalmente non c’ha più difetti
Che bella donna è diventata adesso
E forse è questo l’unico rimpianto:
ho fatto l’amore sempre con un cesso
E mo che sono morto guarda là che schianto
Labbra carnose, gambe a trampoliere
Pelle di pesca e seno statuario
Ma… Ma… sulla chiappa destra del sedere
che vedo… la mano del primario!

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *