Testo e Musica di
Riccardo Zara
Ricordo ancora il primo giorno a scuola
le mie matite i pennarelli blu
che lontano quel tempo come vola
verdi giorni che non tornan più
Quanti giorni su quei neri banchi
quanti sogni, non ricordo più
ma un pensiero assopito si fa avanti
è quel libro che leggi ora tu
Il tamburino sardo
corre senza aver paura
alto tiene il suo stendardo
messaggero di ventura
Va, parte il bastimento
Genova è ormai lontana
Marco va nel nuovo mondo
terra sudamericana
Oh, caro vecchio libro Cuore con la tua semplicità
continui a far sognare i ragazzi d’ogni età
mio vecchio libro Cuore mai nel tempo scorderò
le pagine d’amore forse fuori moda un po’
ma ieri ho visto il mio ragazzo che
toglieva un po’ di polvere da te
(bambini che corrono e giocano)
In castigo dietro alla lavagna
quante macchie con l’inchiostro blu
Con la mente che naviga e sogna
su quel libro che leggi ora tu
Lo scrivano fiorentino
nel profondo della notte
scrive sotto il lumicino
cento e mille e più fascette
La vedetta in alto sale
grande premio al suo valore
fiori getta l’ufficiale
copre tutto un tricolore
Oh, caro vecchio libro Cuore con la tua semplicità
continui a far sognare i ragazzi d’ogni età
mio vecchio libro Cuore mai nel tempo scorderò
le pagine d’amore forse fuori moda un po’
ma ieri ho visto il mio ragazzo che
toglieva un po’ di polvere da te
ma ieri ho visto il mio ragazzo che
toglieva un po’ di polvere da te