Il marito giustiziere – Canzoni Romane

 

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Testo Della Canzone

Il marito giustiziere – Canzoni Romane

Canzoni Laziali
Italia Ranaldi

«Chi bussa alle mie porte,
chi bussa alle mie porte,
chi bussa al mio portó,
chi bussa al mio portó?»

« So’ ‘l general di guerra
che cerco il suo marì».

«Il mio marì sta in guerra,
nun pozza più tornà.

Il pane che lui mangia
lo possa fà strozzà.

Il vino che lui beve
lo possa avvelenà.

Il cavallo che lui trotta
lo possa scapicollà».

«Cosa diresti o Nena
se fossi il tuo marì?»

«Mi getterei in ginocchio,
ti chiederei perdó».

«Io non perdono donne,
so’ troppe traditó».

Si sfoderò la spada,
la testa gli tagliò.

La testa fa tre salti
e in terra si posò.

Dove si posò la testa
ci nascerà un bel fior.

il fiore della Nena
ch’è morta traditó.

 

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