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Testo Della Canzone
Il musicista di Nomadi
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Ricordo ancora tutto, come una vecchia storia, di nobili,
plebei e feudatari, lontana come l’anima dal reo o il tempo da un pensiero che grida forte la sua identità e che non finirà come non può finire l’eterno. Che invece di sprezzanti ideali di potere, di dollari, di Mercedes e di stragi, di golpe, di campagne elettorali, misteri e Quirinale, si spiega con ben altre soluzioni che a quella gente là sulle poltrone stan sui coglioni. Ma cosa sto dicendo, che razza di discorso, possibile che ancora non me ne renda conto, che quel che è stato è stato, che non c’è più riscontro tra quello che vorremmo è ciò a cui andiamo incontro. Tra vivere felici anche non proprio come dive e tante condizioni in cui si sopravvive, e ancora tra paradisi di boschi, fiori e rivi, e ozono, marmitte, diossina e detersivi. Io proprio non capisco il falso della gente, che a tutti i costi vuole dimostrare, sfoggiando l’apparenza che conviene, di esser gente bene e che in fondo non c’è più gran differenza fra loro, l’avvocato, lo stilista o l’eminenza. E la televisione libro sempre aperto, delle tangenti sa dirci quasi tutto delle storie di famiglie puritane, di scandali e sottane, ma quel che è importante si è taciuto, non è occultamento di notizia, m giornalismo muto. Ma di che sto parlando io me ne rendo conto, che in fretta o all’incontrario sta già girando il mondo, che ormai ogni valore ha già toccato il fondo, e che ogni musicista, dicono, sia un parassita immondo. Ma allora, a questo punto, che cosa dovrem dire noi che mitra e bombe non riusciam a concepire ci spiace che la gente sia costretta a subire sperando almeno che chi è insoddisfatto, ci stia a sentire
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Accordi
F C Bb C D-
Ricordo ancora tutto, come una vecchia storia,
G C
di nobili, plebei e feudatari
A- D- Bb C F
lontana come l'anima dal reo o il tempo da un pensiero
G C
che grida forte la sua identità
Bb F D- G C
e che non finirà come non può finire l'eterno.
F G Bb F
Che invece di sprezzanti ideali di potere,
G C
di dollari, di Mercedes e di stragi,
A- D- Bb C F
di golpe, di campagne elettorali, misteri e Quirinale,
G C
si spiega con ben altre soluzioni
Bb C F E
che a quella gente là sulle poltrone stan sui coglioni.
A- G F
Ma cosa sto dicendo, che razza di discorso,
C F G
possibile che ancora non me ne renda conto,
F G Bb F
che quel che è stato è stato, che non c'è più riscontro
F D- G C E
tra quello che vorremmo è ciò a cui andiamo incontro.
D- A D-
Tra vivere felici anche non proprio come dive
D- (Bb) C F
e tante condizioni in cui si sopravvive,
F D-
e ancora tra paradisi di boschi, fiori e rivi,
G Bb C
e ozono, marmitte, diossina e detersivi.
Io proprio non capisco il falso della gente,
che a tutti i costi vuole dimostrare,
sfoggiando l'apparenza che conviene, di esser gente bene
e che in fondo non c'è poi gran differenza
fra loro, l'avvocato, lo stilista o l'eminenza.
E la televisione libro sempre aperto,
delle tangenti sa dirci quasi tutto
delle storie di famiglie puritane, di scandali e sottane,
ma quel che è importante si è taciuto,
non è occultamento di notizie, ma giornalismo muto.
Ma di che sto parlando io me ne rendo conto,
che in fretta e all'incontrario sta già girando il mondo,
che ormai ogni valore ha già toccato il fondo
e che ogni musicista, dicono, sia un parassita immondo.
Ma allora, a questo punto, che cosa dovrem dire
noi che mitra e bombe non riusciamo a concepire
ci spiace che la gente costretta sia a subire
C F
sperando almeno che chi è insoddisfatto, ci stia a sentire.
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