Il paese – Simone Avincola

Album

È contenuto nei seguenti album:

2009 Il giullare e altre storie

Testo Della Canzone

Il paese – Simone Avincola di Simone Avincola

Testo e Musica: Simone Avincola

C’è un forte profumo d’arancio
nell’aria di questo mattino
e il sole asciuga le foglie bagnate dal pianto di un contadino

Falene che aspettano il buio
per essere ancora sedotte
da odori e colori che sprigionerà piu tardi la bella di notte

E tutto comincia a svegliarsi
il fiore inizia ad aprirsi
coraggio venite api golose di polline e calici d’acqua
volate e pungete chi ruba
il miele dal vostro alveare
e mi raccomando mettetevi in fila
per rassicurare la vostra regina.
Mettete, mettete, mettetevi in fila
E rassicurate la vostra regina.

Ma ogni terra ha la sua gramigna
così difficile da strappare
come il pinolo dentro la pigna
come ogni cielo ha il suo temporale

Il paese racconta leggende
ma non c’è nessuno che gli risponda
e chi tradisce la legge del Re
sarà gettato nella gola profonda.

Ma tu non pensare, lavora e vedrai
che sulla gogna non finirai
non ti impicciare, fatica ed avrai
vita pulita e priva di guai.

Ma cos’è quella folla?
quella coda di serpente
Profumi di spezie
rumori di gente
Il re si diverte
a vederci suonare
il mercato è aperto
si può[si deve].. rubare


Stravaccarsi sul proprio trono
significa prendere a calci chi casca
tanto non ti sporchi le mani
se le hai tenute sempre in tasca

Allora ecco che il paese
dice di si al proprio sire
e crede alle balle che gli racconta perchè è piu bello restare a dormire

Ma non si può restare a guardare
mentre condannano un altro giullare
fischiano e ridono al nano di corte macchiando di sangue la sorte
torturano streghe e viandanti
non nascondetevi, fatevi avanti!
Ma si.. bendatevi pure
per non guardare chi uccide la scure
E fatevi ancora coccolare
da favole false di un gioco feudale.

Ma ogni imperatore vive
perchè se ha fame puo mangiare
dormire, sguazzare, grugnire
proprio come un degno maiale

E tu stai zitto
non chiedere cosa succede
distruggi il vero, proteggi il finto
qui dorme chi sogna, tace chi vede.

Ma tu non pensare, lavora e vedrai
che sulla gogna non finirai
non ti impicciare, fatica ed avrai
vita pulita e priva di guai.

Fatevi avanti
giullari, viandanti
non restate lontani
raggiungeteci, nani
Ancora piu avanti
sotto a chi tocca
questo enorme castello
diventerà rocca!

Tu non pensare, lavora e vedrai
che sulla gogna non finirai
non ti impicciare, fatica ed avrai
vita pulita e priva di guai.

Ma tu non pensare, lavora e vedrai
che sulla gogna non finirai
non ti impicciare, fatica ed avrai
vita pulita e priva di guai.

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