Parodia di
Il bandito e il campione di
Francesco De Gregori
Due ragazzi di Arrone, sulla strada di Polino
alle sette del mattino venivano col pulmino,
nella borsa hanno i libri della scuola industriale
l’Itis, si sa, è proprio eccezionale
Professori d’altri tempi, severi quanto basta
sul dorso della mano ti picchiano con l’asta
ma Sante il cazzone ha molto coraggio
e Gigi il perito ha otto in aggiustaggio
Dài, bel pulmino, divora la dritta
le prime due ore c’è una prova scritta
ma di questo a Sante non importa un cazzo
d’altro canto è normale, è ancora un ragazzo.
Il compito è sul banco, sul banco di scuola
ma Sante, lui, non scrive, non scrive una parola
E allora chiede a Gigi, amico mai aborrito
“Dàa passami quel foglio, sarai un grande perito”
E lo sanno i genitori, lo sanno i parenti
Sante il cazzone non vuol proprio far nienti
e sogna una vita proprio come Jessie James
Sante il cazzone è il re dei video games.
Dài grande Sante, dài grande cazzone
nessuno ti scopre, sei proprio un birbone
Dài, bravo Gigi, dàai passagli il foglio
col suggerimento lui passalo scoglio
Gigi è un bravo studente della scuola industriale
studia notte e giorno, ci si sente anche male
il suo sogno è di entrare all’Acciaieria
un posto sicuro, quasi come in Polizia
E non servono le spinte, non serve il formaggio
Gigi il perito, lui c’ha passovantaggio
e uscito con 60 ha fatto il concorso
Gigi il perito ha sporto ricorso
Ma, porca msieria, il posto è di Sante
ma chi l’avrebbe detto, quel pezzo di ignorante
L’han messo davanti a un terminale
è quasi un videogioco, lì Sante è eccezionale.