(
Don Backy)
Pennelli e colori / Ed una tela enorme e bianca
io ci dipingo il cosmo e due pianeti quasi uguali, fantasia che non mi manca
La terra sarà il primo / E l’altro uguale e differente
non è importante il nome basta dir che la sua gente è senza angosce nella mente
C’è libertà per tutto / L’Acqua l’aria e gli abitanti
son solo una nazione, una famiglia di fratelli e sono sempre sorridenti
La scienza non inventa / Macchinari di morte
e del color del sole, la bandiera della pace, vedi sventolare forte
Lassù ci sono donne / Giovani madri anche a cent’anni
e vecchi vigorosi che in giardini tutti d’oro, chiudon gli occhi senza affanni
Il cielo è senza nubi / La gioia ha lì la sua sorgente
e gli uomini astronauti degli spazi, sono amici di animali e delle piante
Pianeta a noi distante / Non solo mille di anni luce
ma mille di anni-amore, di bontà, di tenerezza, di miliardi di anni-pace
Lassù nessuno ha visto / Mai una lacrima spuntare
ce n’è soltanto una trasformata in un diamante, nel museo da visitare
Da un gran balcone i bimbi / Vanno a guardare sulla terra
la nostra storia sanno, sete d’oro e di potere, lo sterminio con la guerra
O terra decadente / Già segnata è la tua sorte
rifugio di formiche che si gonfiano di boria sotto il piede della morte