(di
Enzo Jannacci –
Cochi Ponzoni –
Renato Pozzetto)
* Enzo Jannacci – 1970 La mia gente
Pà-papàp-paràpparà
Pà-papàp-paràpparà
Pà-papàp-paràpparà
pàira-ràrraràrrarà.
Pàira-ràrraràrrarà
pàira-ràrraràrrarà
pàrarai-rairà.
Il piantatore di pellame era infelice perché
lui non piantava il caffè perché cresceva da sé
pensarci bene lì vicino c’era molto da far
lui confinava con una piantagione di bar.
Il piantatore di pellame un giorno si innamorò
di una ragazza però che coltivava paltò
il piantatore di pellame fu felice perché
mentre le offriva il caffè entrò il suo cane di nome Bill.
fafafà-faffà-fàraffara (Giro senza la pistola)
papapà-pappà-pàrappara (ballo esterno per il film)
papapà-pappà-pàrappara
papapà-pappà-pàrappara (bella giovane pulita)
papapà-pappà-pàrappara (beve il brodo con le dita).
papapà-pappà-pàrappara
pàrarai-rairà.
Il pomeriggio ormai passava e lui era triste perché
la piantatrice di paltò non gli beveva il caffè.
Il piantatore di pellame allora chiese “perché!”
e lei rispose “col freddo non mi piace il caffè”
Il piantatore di pellame allora accese un falò
e disse “quando avrà caldo tolga pure il paltò”.
E lei per sempre se n’è andata e lui è felice perché… (Ballo?)
Si beve entrambi i caffè con il suo cane di nome Bill.
Papapà-pappà-pàrappara (Ballo senza la pistola)
papapà-pappà-pàrappara (spari esterno per il film)
papapà-pappà-pàrappara
papapà-pappà-pàrappara (bella giovane pulita)
papapà-pappà-pàrappara (beve il brodo con le dita).
pàrarai-rairà.
pàrarai-rairà.
pàrarai-rairà.
Boys!