Il più grande spettacolo del mondo

Album

È contenuto nei seguenti album:

1999 Sogna, ragazzo sogna

Testo Della Canzone

Il più grande spettacolo del mondo di Roberto Vecchioni

Venghino, venghino signori,
a vedere l’ottava meraviglia:
si chiama “uomo”, muove pure le dita
e devo dire che mi rassomiglia.
Venghino, venghino, finché c’è eternità,
finchè ci son biglietti a disposizione,
non si paga, è la mia più grande attrazione…

Però crearli non è stato niente facile,
ho messo insieme un po’ di cacca e un po’ di angeli,
e per fortuna non si sono rotti subito,
come le prime mie galassie e i dinosauri;
cosa ci stanno a fare al mondo? Niente, amano:
non so perché, ma mi piaceva questa regola;
ma la trovata più geniale è stata l’anima,
con quella lì chi se ne frega anche se muoiono

papaparaparapapapara
papaparaparapapapara
uhè, uhè, uhè, uhè, uhè

Ma la tua testa non vien fuori dalla nuvole
e le preghiere della sera non ci bastano;
e siamo soli qui, con tutta questa musica,
colori e versi che inventiamo per non perderci;
serpeggia un po’ di confusione sulle origini
e non capiamo cosa mai ci stiamo a fare qui:
se è solo nostra o se è più tua la solitudine,
la tua infelicità di essere e non vivere

papaparaparapapapara
papaparaparapapapara
uhè, uhè, uhè, uhè, uhè

Beh, Dovete capirli…
è la loro “prima”, sono un po’ emozionati…
comunque, dopo lo spettacolo
si possono anche visitare…
siete pregati di non avvicinarvi troppo…
di non dargli niente da mangiare…
e di non dargli altre idee,
ché hanno già le mie.

Noi ci guardiamo in fondo agli occhi
per capire quanto tempo abbiamo,
se il giorno lasciato indietro
è proprio quello che volevamo;
se alla fine del viaggio
ci sarà qualcosa come una memoria,
se tutti i baci, gli abbracci, gli addii
resteranno sospesi nell’aria…

Ma ci guardiamo negli occhi,
non importa quanto tempo abbiamo;
non importa se il giorno lasciato indietro
è stato come volevamo;
se alla fine del viaggio
nessuna delle tue stelle
ne avrà mai memoria,
perché i baci, gli abbracci, gli addii
sono la nostra storia, sono noi, noi, noi

papaparaparapapapara
papaparaparapapapara
uhè, uhè, uhè, uhè, uhè

Eh, però, se ve la prendete così…
e allora me ne vado via… insomma, per Dio,
la cosa più bella che faccio!
E la faccio male! Ma non è possibile!
Andavate così bene che avevo pensato anche di…
è un’eternità che vi penso…
siete venuti una schifezza? Non vi faccio più…
la prossima volta non vi faccio più,
e sono cazzi vostri!

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