(Testo di
Susanna Parigi –
Kaballà – Musica di
Susanna Parigi)
Attraverserò
il tempo
e chiuderò nelle mie mani
il tassello più prezioso
di un mosaico
che nessuno ha visto mai;
e poi ruberò
i colori
delle tele sconosciute,
Caravaggi senza storia,
te li consegnerò
dentro la tua città sepolta.
Spezzerò
d’amore
le catene,
fammi sentire
la tua lingua che sa tagliare,
nella bocca attraversarmi,
le tue dita,
la vocale al grido aprirsi.
E poi soffierò
le sabbie dai deserti,
soffierò
l’indifferenza dai tuoi sensi,
sull’inquietudine impolverata
che mi nascondi
per la paura di bruciarti.
E raggiungerò
scomposta
i bassifondi della tua noia,
le zone d’ombra e di follia,
e prenderò di te
quello che non è poesia.
Vieni insieme a me,
è l’alba,
sarà la fine della sete,
sarà trionfo dell’istinto,
il mio regalo;
il tuo sublime sfinimento.
Spezzerò
d’amore
le catene
fammi sentire
la tua lingua che sa tagliare,
nella bocca attraversarmi,
le tue dita,
la vocale al grido aprirsi.
E poi soffierò
le sabbie dai deserti
soffierò
l’indifferenza dai tuoi sensi,
sull’inquietudine impolverata
che mi nascondi?
Vieni insieme a me,
è l’alba,
sarà la fine della sete,
sarà trionfo dell’istinto,
il mio regalo.