In periferia

Album

È contenuto nei seguenti album:

2004 HSL (Hic Sunt Leones)

Testo Della Canzone

In periferia di Assalti Frontali

E buio, ma non tremo sono a bordo del mio treno
i mezzanotte e in questa notte io ho mollato il freno
il cielo e ne- ne- nero, vento a raffica
un aereo ha infilato al volo un grattacielo e I’ aria e elettrica
nebbia, freddo, fango a volontà per chi si muove da qua,
ma noi in viaggio siamo giù chiudi le portiere
alza il volume assalti frontali canta ora e non restare immune
destinazione terra dove nessuno
ha i gradi siamo senza armi qui e siamo tutti capi
nel mondo conosciuto o meglio dire sconosciuto
o il raduno il più grande mai avvenuto
e non ho bisogno di nascondere niente nei bagni
fuori e cammiriiamo in aria come i ragni
tra questi abitati sterminati, illuminati da famiglie
strette in quaranta madri quadri da ragazzi che hanno poche chance,
ma sono abituati a vivere nei bassi
strati nel mondo dei primi i primi a essere cacciati
a essere tosati e ammazzati dentro gli attentati
a manhattan e cambiata anche l’ architettura
e nell’ età chiamata libertà duratura
io combatto con la mia cultura
vivo in periferia e non ho poi cosl paura
in periferia i viali sono trafficati
i centri commerciali come al solito affollati attendono clienti a porte
spalancate ma anche ondate di assalti e di imboscate
per questo le sirene sono fisse su due note
e i vigilantes coi fucili a pompa vanno nelle strade
sanno che h meglio controllare ogni passante
sanno che e meglio proteggere il ricco e il benestante
sanno che nessuno ama la tasca del mercante
nessuno ama i debiti, i debiti alle banche
e se anche un giorno vanno in fiamme fate i bravi
in fondo sono solo danni collaterali
e non rompete più i coglioni burattini in fondo siete solo mille, mille
piccoli assassini col falso terrore del sacro borseggio
quando e un sistema intero si fonda sul saccheggio
a manhattan e cambiata anche l’ architettura
e nell’ età chiamata libertà duratura
io combatto con la mia cultura vivo in periferia
e non ho poi cosl paura
qui non ci sono obbiettivi qui fa capolinea il tram
le case sono basse io mi incontro col mio clan,
lascio la stazione, salgo un piano di livello
come un prigioniero evaso dopo l’ ultimo cancello in questa
notte dolce liscia e scura in questa mezzanotte che rintocca in mezzo alla paura
e dire paura ho poco ho
niente questa h un’ angoscia che ti prende la mente
roba vincente, paura del mondo, di tutto meglio che
mi butto o succederà qualcosa di brutto
ogniuno combatte la sua guerra qua io sono sul treno che non
muore ali’ alba, il treno della libertà
e cosa abbiamo noi in comune con quei sicari quei killer, quei
mandatari chi grida aiuto, aiuto! loro si fanno milionari,
ma ora in alto i cuori rivoluzionari assalti canta
e non manda in letargo le menti continua l’ assedio al potenti
con i soliti sospetti ci copriamo dalla legge
come una tigre nella giungla si protegge
e se anche le volanti bloccheranno gli accessi e perchh lo sanno che
non siamo sottomessi non rientra nel nostri interessi
siamo noi stessi e non ci fermiamo mai
accendi parti e vai! a manhattan e cambiata anche l’ architettura
e nell’ età chiamata libertà duratura
io combatto con la mia cultura vivo in periferia e non ho poi cosl paura
ho bisogno di sognare un po’
ho bisogno di viaggiare un po’
ho bisogno di gridare un po’
ho bisogno di sballare un po’
ho bisogno di sognare un po’
ho bisogno di figliare un po’
ho bisogno di lottare un po’
ho bisogno di sfogarmi un po’
ho bisogno di vivere un po’
ho bisogno di gridare un po’
ho bisogno di insultarti un pò.

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