Intro fitte da latte

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Testo Della Canzone

Intro fitte da latte di Nesli

So da dove vengo ma non so dove sto andando
so che arriverò ma non so ancora bene quando
Intanto rimango me stesso e rimando
Tutto ciò che non mi piace al prossimo anno
Vivi in fretta e muori giovane sognando
Una carriera di successi alla Ronaldo
Vivo in un posto caldo e sono fuori dagli schemi
Ascolto tanta musica da diventare scemi
Scrivo i miei pensieri le mie gioie i miei problemi
Scrivo perché sono vivo siamo sinceri
Scrivo perché ho un motivo in più rispetto a ieri
Non ho troppo rispetto sono giovane non vedi
Fanculo tu che sei un vecchietto e non ti reggi in piedi
Ma che cazzo credi non sono come pensi
Non sono buono ma ne cattivo sono Nesli
L’ultimo degli scarafaggi a cui non pensi.
Ritornello: scrivo perché per te che sei come me che
Ascolti la musica al massimo fino alle tre di ogni notte
e il motto di sempre è chi se ne fotte
Nesli teste mobili fitte da latte.
Non mi pento e tutto ciò che sento è più intenso
Ho bisogno di questa cosa che so che non ha senso
Ho bisogno di uno spazio aperto sotto un cielo immenso
Perché faccio un sacco di fumo quando?
Quando penso
Scrivo perché per te che sei come me
Che ascolti la musica al massimo fino alle tre
Di ogni notte e il motto di sempre é chi se ne fotte
Nesli teste mobili fitte da latte
Parlo di un mondo di una realtà che non esiste
Per chi? Per te che nel tuo mondo sei il più triste
Pensa che c’è chi crede di essere in un ghetto
Parlando di coltelli e dicendo pace e rispetto
Petto in fuori e muscoli frutto di bombe
E sotto non portano i pantaloni ma le gonne
Pensa un po’ questa è la gente che ti critica
Mentre gli stai pisciando in testa con la tua musica.
Ritornello.
Forse non ho bisogno di pensare che
Per star meglio serva qualcosa che ancora qui non c’è
Non importa sono sempre io con tutti i miei difetti
Con la voglia di star male e di tenere i denti stretti
Ma rifletti su quello che fai? No non ci penso
Vado avanti solamente con il mio sesto senso e con
Tutto quello che di marcio porto nello zaino
E con un peso dentro simile ad un morto nel bagagliaio
Accecato da che accecato dallo sbaglio
Che te lo prende e te lo mette nel culo come l’orgoglio
So di cosa parlo e so che non mi calmo
Di problemi ho già riempito il mio salvadanaio
Vado affondo vedo il fondo ma le vene non le taglio
Vado via di qui fanculo te questo è un troiaio
Ed ora cerco solo consapevolezza
Per capire e avere le idee chiare su questa schifezza.

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