L’assurdo mestiere

Album

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Testo Della Canzone

L'assurdo mestiere di Festival di Sanremo 1995

(di Giorgio Faletti)
Giorgio Faletti

Ci metterò la mani e un genio da inventore
Ci metterò un dolore che so io
Ci metterò l’asfalto e il sogno di un attore
Che appoggia il manoscritto sul leggio
E tirerò il cemento come un muratore sa non è possibile
E tesserò una tela che sarà una vela grande e irrestringibile
E tergerò la fronte con la mano aperta per il gran sudore
E accorderò strumenti con il tocco esperto che ha un suonatore
Mi metterò seduto li a impagliare sedie per sedermi insieme
Mi stupirò di non averlo fatto mai e di averlo fatto bene
Perché c’è sangue, c’è fatica, c’è la vita
Anche se a volte ci si spezza il cuore
In questa assurda specie di mestiere
Benedetto tu sia per quel ciuffo di pelo nero
Che se l’hai fatto tu non è cosa brutta davvero
E per le storie eterne dei cartoni animati
Per quei pazzi o quei saggi che li han disegnati
E per quel che si mangia si respira e si beve
Per il disegno allegro della pipì sulla neve
E per le cose tonde e per le cose quadre
Per le carezze di mio padre e di mia madre
Per il futuro da leggere invano girando i tarocchi
Per le linee della mano diventate rughe sotto gli occhi
Perché tutto è sbagliato ed è così perfetto
Per ciò che vinco e ciò che perdo se scommetto
Tu sia benedetto
Benedetto tu sia
Per avermi fatto e messo al mondo
E per quel che ho detto prima ti perdono
Di non avermi fatto alto e biondo
Ma così stupido e così vero
Con l’eterna paura dell’uomo nero
E del viso bianco come calce
Di quella sua signora con la falce
Che come tutti prima o poi mi aspetto
E per cui altri ti han benedetto
Ma io no
Mi dispiace ma sono solo un uomo e non ne son capace
Ma c’è una cosa che ti chiedo ed è un favore
In cambio del bisogno del dottore
Mentre decidi ogni premio e ogni castigo
Mentre decidi se son buono o son cattivo
Fa che la morte mi trovi vivo
E se questo avverrà io ti prometto
Che mille e mille volte ti avrò benedetto
E se per caso non ci sei come non detto
E avrò davanti agli occhi la mia mano aperta per il troppo sole
E andrò verso la notte con il passo calmo del seminatore
Aspetterò seduto lì per dare un nome all’ombra di qualcuno
Che per un poco sembrerà sia tutti e non sarà nessuno
Perché c’è sangue, c’è fatica, c’è la vita
Anche se a volte ci si spezza il cuore
In questa assurda specie di mestiere
Che è l’amore.

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Accordi

   
E                   B
CI METTERO' LE MANI E UN GENIO DA INVENTORE 

A9                           E
CI METTERO' UN DOLORE CHE SO IO  

                      B
CI METTERO' L'ASFALTO E IL SOGNO DI UN ATTORE 

A9                                E
CHE APPOGGIA IL MANOSCRITTOSUL LEGGIO 

F#m                                   E
E TIRERO' IL CEMENTO COME UN MURATORE SE NON E' POSSIBILE 

               F#
E TESSERO' UNA TELA CHE SARA' UNA VELA

             E                             A9
GRANDE E IRRESTRINGIBILE E TERGERO' LA FRONTE 

                                   B
CON LA MANO APERTA PER IL GRAN SUDORE 

                                     E
E ACCORDERO' STRUMENTI CON IL TOCCO ESPERTO 

                                F#9
CHE HA UN SUONATORE MI METTERO' SEDUTO LI' A IMPAGLIARE SEDIE 

                 G#m
PER SEDERMI INSIEME 

                                F#9
MI STUPIRO' DI NON AVERLO FATTO MAI E DI AVERLO FATTO BENE 

                A
PERCHE' C'E' SANGUE C'E' FATICA C'E' LA VITA 

           B9
ANCHE SE A VOLTE CI SI SPEZZA IL CUORE  

            A                       E
IN QUESTA ASSURDA SPECIE DI MESTIERE



                     B
Benedetto tu sia per quel ciuffo di pelo nero 

                                  F#m
Che se l'hai fatto tu non e' cosa brutta davvero 

                                   A
E per le storie eterne dei cartoni animati 

                                              E
Per quei pazzi o quei saggi che li han disegnati 

                                              B
E per quel che si mangia si respira e si beve 

                                              F#m
Per il disegno allegro della pipi' sulla neve 

                                         A
E per le cose tonde e per le cose quadre 

Per le carezze di mio padre e di mia madre 

       E
Per il futuro da leggere invano girando i tarocchi  

    B
Per le linee della mano diventate rughe sotto gli occhi 

   F#m
Perche' tutto e' sbagliato ed e' cosi' perfetto 

                   A
Per cio' che vinco e cio' che perdo se scommetto 

                 E
Tu sia benedetto Benedetto tu sia 

Per avermi fatto e messo al mondo 

E per quel che ho detto prima ti perdono 

                               B
Di non avermi fatto alto e biondo  

Ma cosi' stupido e cosi' vero 

                               E
Con l'eterna paura dell'uomo nero 

E del viso bianco come calce 

Di quella sua signora con la falce 

G#m
Che come tutti prima o poi mi aspetto 

E per cui altri ti han benedetto,

   E
Ma io no 

Mi dispiace ma sono solo un uomo e non ne son capace 

        G#m
Ma c'e' una cosa che ti chiedo ed e' un favore 

                                  E
In cambio del bisogno del dottore Mentre decidi 

ogni premio e ogni castigo 

           C#m
Mentre decidi se son buono o son cattivo 

Fa che la morte mi trovi vivo 

                           A
E se questo avverra' io ti prometto 

                        E
Che mille e mille volte ti avro' benedetto 

           A                            B
E se per caso non ci sei come non detto 



                                        E
E AVRO' DAVANTI AGLI OCCHI LA MIA MANO APERTA 

                                     A9
PER IL TROPPO SOLE E ANDRO' VERSO LA NOTTE 

                               G#m
CON IL PASSO CALMO DI UN SEMINATORE 

                                  F#9
ASPETTERO' SEDUTO LI' PER DARE UN NOME 

ALL'OMBRA DI QUALCUNO CHE PER UN POCO 

                                     C#m
SEMBRERA' SIA TUTTI E NON SARA' NESSUNO 

                                        E
PERCHE' C'E' SANGUE C'E' FATICA C'E' LA VITA 

                                    B
ANCHE SE A VOLTE CI SI SPEZZA IL CUORE 

                                               E
IN QUESTA ASSURDA SPECIE DI MESTIERE CHE E' L'AMORE

***

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