La finta monacella

Testo Della Canzone

La finta monacella di Canzoni Fiorentine

Canzoni della Toscana

La monacella piangeva piangeva,
andà letto sola li rincresceva.

«Se accettasse la compagnia
la manderei con moglie mia».

«Ho fatto giuro e lo vò perseguire:
con moglie d’oste non voglio dormire».

«Se accettasse la compagnia
la manderei con serva mia».

«Ho fatto giuro e lo vò perseguire:
con serva d’oste non voglio dormire».

«Se accettasse la compagnia
la manderei con figlia mia».

«Ho fatto giuro e lo voglio seguire:
con figlia d’oste io voglio dormire».

«Babbo mio, mi fa vergogna,
mi pare un omo vestito da donna».

«Figlia mia, tu se’ impazzita:
la monacella è venuta da Pisa».

Quand’arrivarono per le scale
le spense il lume, le strinse le mani.

Quando furono in camerella
le tre pistole le caddero in terra.

Quando furono a mezzanotte
la monacella passava le porte.

Quando furono sul far del giorno
la monacella sbarcava a Livorno.

«Babbo mio, ti fa vergogna:
era un omo vestito da donna.

Babbo mio, te lo dicevo,
era un omo, lo conoscevo».

«Prepariamo le pezze e le fasce,
tra nove mesi un bambino nasce.

Preparate le pezze e la culla,
se ‘un è bimbo sarà ‘na fanciulla».

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