La locomotiva

Album

È contenuto nei seguenti album:

1972 Radici
1984 Fra la via Emilia e il West – Vol. 2
1998 Guccini Live Collection – Disc 2
2005 Anfiteatro Live
2010 Storia di altre storie

Testo Della Canzone

La locomotiva di Francesco Guccini

(di: Francesco Guccini

Mario Lavezzi & Teo Teocoli

Non so che viso avesse,
neppure come si chiamava,
con che voce parlasse,
con quale voce poi cantava,
quanti anni avesse visto allora,
di che colore i suoi capelli,
ma nella fantasia ho l’immagine sua:
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli…

Conosco invece l’epoca dei fatti,
qual’ era il suo mestiere:
i primi anni del secolo,
macchinista, ferroviere,
i tempi in cui si cominciava
la guerra santa dei pezzenti
sembrava il treno anch’esso
un mito di progresso
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti…

E la locomotiva
sembrava fosse un mostro strano
che l’uomo dominava
con il pensiero e con la mano:
ruggendo si lasciava indietro
distanze che sembravano infinite,
sembrava avesse dentro
un potere tremendo,
la stessa forza della dinamite,
la stessa forza della dinamite,
la stessa forza della dinamite..

Ma un’altra grande forza
spiegava allora le sue ali,
parole che dicevano
“gli uomini son tutti uguali”
e contro ai re e ai tiranni
scoppiava nella via
la bomba proletaria
e illuminava l’aria
la fiaccola dell’anarchia,
la fiaccola dell’anarchia,
la fiaccola dell’anarchia…

Un treno tutti i giorni
passava per la sua stazione,
un treno di lusso,
lontana destinazione:
vedeva gente riverita,
pensava a quei velluti, agli ori,
pensava al magro giorno
della sua gente attorno,
pensava un treno pieno di signori,
pensava un treno pieno di signori,
pensava un treno pieno di signori…

Non so che cosa accadde,
perchè prese la decisione,
forse una rabbia antica,
generazioni senza nome
che urlarono vendetta,
gli accecarono il cuore:
dimenticò pietà,
scordò la sua bontà,
la bomba sua la macchina a vapore,
la bomba sua la macchina a vapore,
la bomba sua la macchina a vapore…

E sul binario stava la locomotiva,
la macchina pulsante
sembrava fosse cosa viva,
sembrava un giovane puledro
che appena liberato il freno
mordesse la rotaia
con muscoli d’acciaio,
con forza cieca di baleno,
con forza cieca di baleno,
con forza cieca di baleno…

E un giorno come gli altri,
ma forse con più rabbia in corpo
pensò che aveva il modo
di riparare a qualche torto.
Salì sul mostro che dormiva,
cercò di mandar via la sua paura
e prima di pensare
a quel che stava a fare,
il mostro divorava la pianura,
il mostro divorava la pianura,
il mostro divorava la pianura…

Correva l’altro treno
ignaro e quasi senza fretta,
nessuno immaginava
di andare verso la vendetta,
ma alla stazione di Bologna
arrivò la notizia in un baleno:
“notizia di emergenza,
agite con urgenza,
un pazzo si è lanciato contro al treno,
un pazzo si è lanciato contro al treno,
un pazzo si è lanciato contro al treno…”

Ma intanto corre, corre,
corre la locomotiva
e sibila il vapore
e sembra quasi cosa viva
e sembra dire ai contadini
curvi il fischio che si spande in aria:
“Fratello, non temere,
che corro al mio dovere!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!”

E intanto corre corre
corre sempre più forte
e corre corre corre
corre verso la morte
e niente ormai può trattenere
l’immensa forza distruttrice,
aspetta sol lo schianto
e poi che giunga il manto
della grande consolatrice,
della grande consolatrice,
della grande consolatrice…

La storia ci racconta
come finì la corsa
la macchina deviata
lungo una linea morta…
con l’ultimo suo grido d’animale
la macchina eruttò lapilli e lava,
esplose contro il cielo,
poi il fumo sparse il velo:
lo raccolsero che ancora respirava,
lo raccolsero che ancora respirava,
lo raccolsero che ancora respirava…

Ma a noi piace pensarlo
ancora dietro al motore
mentre fa correr via
la macchina a vapore
e che ci giunga
un giorno ancora la notizia
di una locomotiva,
come una cosa viva,
lanciata a bomba contro l’ ingiustizia,
lanciata a bomba contro l’ ingiustizia,
lanciata a bomba contro l’ ingiustizia!

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Accordi

   

Re                         sol              re    la
Non so che viso avesse, neppure come si chiamava, 
    re                     sol               re   la
con che voce parlasse, con quale voce poi cantava, 
       sol         la      re
quanti anni avesse visto allora,
   sol          la     re 
di che colore i suoi capelli,
   sol        la        fa#-    si- 
ma nella fantasia ho l'immagine sua:
    sol             la        re 
gli eroi sono tutti giovani e belli. 
    sol             la        re
gli eroi sono tutti giovani e belli.
    sol             la        re 
gli eroi sono tutti giovani e belli. 

Conosco invece l'epoca dei fatti, qual era il suo mestiere: 
i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere 
i tempi in cui si cominciava 
la guerra santa dei pezzenti: 
sembrava il treno anch'esso un mito di progresso, 
lanciato sopra i continenti. 
lanciato sopra i continenti. 
lanciato sopra i continenti. 

E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano, 
che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano: 
ruggendo si lasciava indietro 
distanze che sembravano infinite, 
sembrava avesse dentro un potere tremendo, 
la stessa forza della dinamite. 
la stessa forza della dinamite.
la stessa forza della dinamite.

Ma un'altra grande forza spiegava allora le sue ali: 
parole che dicevano "gli uomini sono tutti uguali", 
e contro ai re e ai tiranni 
scoppiava nella via 
la bomba proletaria, e illuminava l'aria 
la fiaccola dell'anarchia. 
la fiaccola dell'anarchia. 
la fiaccola dell'anarchia. 

Un treno tutti i giorni passava per la sua stazione: 
un treno di lusso, lontana destinazione. 
Vedeva gente riverita, 
pensava a quei velluti, agli ori, 
pensava al magro giorno della sua gente attorno, 
pensava a un treno pieno di signori. 
pensava a un treno pieno di signori. 
pensava a un treno pieno di signori. 

STRUM


(si alza un tono)
Non so che cosa accadde, perché prese la decisione. 
Forse una rabbia antica, generazioni senza nome 
che urlarono vendetta, 
gli accecarono il cuore, 
dimenticò pietà, scordò la sua bontà, 
la bomba sua la macchina a vapore.  
la bomba sua la macchina a vapore. 
la bomba sua la macchina a vapore. 

(si alza un semitono)
E un giorno come gli altri, ma forse con più rabbia in corpo, 
pensò che aveva il modo di riparare a qualche torto: 
salì sul mostro che dormiva, 
cercò di mandar via la sua paura, 
e prima di pensare a quel che stava a fare, 
il mostro divorava la pianura. 
il mostro divorava la pianura.
il mostro divorava la pianura.

(si alza un tono)
Correva l'altro treno ignaro, quasi senza fretta: 
nessuno immaginava di andare verso la vendetta. 
Ma alla stazione di Bologna 
arrivò la notizia in un baleno: 
"Notizia di emergenza, agite con urgenza, 
un pazzo si è lanciato contro al treno!" 
un pazzo si è lanciato contro al treno!"
un pazzo si è lanciato contro al treno!"

Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva, 
e sibila il vapore e sembra quasi cosa viva, 
e sembra dire ai contadini curvi, 
il grosso fischio che si spande in aria: 
"Fratello non temere, che corro al mio dovere! 
Trionfi la giustizia proletaria!" 
Trionfi la giustizia proletaria!" 
Trionfi la giustizia proletaria!" 

E corre corre corre corre sempre più forte, 
e corre, corre, corre, corre verso la morte, 
e niente ormai può trattenere 
l'immensa forza distruttrice, 
aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto 
della grande consolatrice. 
della grande consolatrice. 
della grande consolatrice. 

Re
La storia ci racconta come finì la corsa: 
la macchina deviata lungo una linea morta. 
Con l'ultimo suo grido d'animale 
la macchina eruttò lapilli e lava, 
esplose contro il cielo, poi il fumo sparse il velo, 
lo raccolsero che ancora respirava. 
lo raccolsero che ancora respirava.
lo raccolsero che ancora respirava.

Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al motore, 
mentre fa correr via la macchina a vapore, 
e che ci giunga un giorno 
ancora la notizia 
di una locomotiva come una cosa viva, 
lanciata a bomba contro l'ingiustizia! 
lanciata a bomba contro l'ingiustizia! 
lanciata a bomba contro l'ingiustizia! 

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