La vviggijja de Pasqua Bbefania

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La vviggijja de Pasqua Bbefania di Poesie Romane

La bbefana, a li fijji, è nnecessario

de fajjela domani eh sora Tolla?

In giro oggi a ccrompà cc’è ttroppa folla.

A li mii je la fo nne l’ottavario.

A cchiunque m’accosto oggi me bbolla:

e ccom’a Sant’Eustacchio è cqui ar Zudario.

Dunque pe st’otto ggiorni io me li svario;

e a la fine, se sa, cchi vvenne, ammolla.

Azzeccatesce un po’, d’un artarino

oggi che ne chiedeveno? Otto ggnocchi;

e dd’una pupazzaccia un ber zecchino.

Mò oggnuno scerca de cacciavve l’occhi;

ma cquanno sèmo ar chiude er butteghino,

la robba ve la dànno pe bbajocchi.

E’ proprio necessario fare

oggi la Befanam sòra Anatolia?

In giro c’è troppa gente a fare spese.

Ai miei figli la faccio tra una settimana.

Chiunque avvicino mi batosta sul prezzo

come nella fiera di Sant’Eustachio.

Questa settimana faccio finta di distrarmi;

alla fine chi non vende abbassa il prezzo.

Indovinate un po’: per un altarino

oggi mi chiedevano otto scudi (40 lire);

e per una bamboletta uno zecchino (11 lire).

Ora ognuno cerca di approfittarsi;

ma quando staranno per terminare le feste

vi venderanno tutto per due soldi.

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