di
Susanna Parigi(con
Lella Costa)
“Mi hai detto
che dalla terra
degli Abitatori dell’orizzonte
tu hai preso un pigmeo
capace di danze divine.
Vieni al Nord
al mio Palazzo
e portamelo subito”*
Dalle donne della mia famiglia
ho ricevuto il tempo,
tempo dell’apocalisse,
tempo della trasformazione.
UAH
Il viaggio nel tempo.
Liquida,
una vita liquida.
Dalle donne della mia famiglia
so com’era il mondo.
Togliere le scarpe
quando c’era fango,
l’acqua del pozzo e il canto.
UAH
E si abbracciavano spesso
nel buio e nel vento
in girotondo.
E io, io
se allargo a croce le mie braccia io
vado avanti e indietro nello spazio e sono,
fui e sarò.
Dalle donne della mia famiglia ho ricevuto il dono.
Il segreto del silenzio e la potenza
dell’immaginazione.
UAH
Il viaggio nel tempo.
Liquida,
una vita liquida.
Dalle donne della mia famiglia
so com’è profondo
il legame con il bosco
e con il cielo;
che di bugie si veste il nero.
UAH
E che amavano stare
dentro gocce di sale
in fondo al mare.
“Affidiamo le nostre vite
solo a coloro che conoscono
il giusto peso della farfalla
e la formula delle coincidenze.
Se vi aspettate che qui ci si
accontenti di qualcosa di meno
la nostra lingua rimarrà
per voi sconosciuta,
come il silenzio perfetto
della neve o il suono invisibile
delle pietre che cantano”
*(la più antica lettera del mondo
scritta da Pepi II ancora bambino a un
dignitario di ritorno dalla Nubia)