(D. Volpi)
Sono una maschera dotta e sapiente
chiacchiero molto, concludo niente!
Son di Bologna un gran dottore,
mi sottopongono ogni malore,
ed io con l’abile mia parlantina
sputo sentenze di medicina.
Curo il malato col latinorum
per omnia saecula saeculorum!
Sono una maschera multicolore
di professione fo il servitore.
Mia prima origine fu bergamasca,
ma non avendo mai un soldo in tasca
vissi a Venezia come emigrante.
Son litigioso, furbo, intrigante,
ma sono il principe dei birichini!
Sono una maschera sempre affamata
biancovestita e mascherata.
Mia patria è Napoli, dove perfetti
nascono i piatti degli spaghetti.
Son della terra delle canzoni,
son del paese dei maccheroni,
son specialista in bastonate:
quante ne ho prese tante ne ho date!
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(G. Adami)
Rosaura geme
Florindo freme,
Lelio domanda, Pantalon nega;
Brighella stringe
solida lega
con Arlecchino;
chè, se Cavicchio
trova Batocchio
presso un crocicchio,
gli strizza l’occhio
e stretto il patto,
saldo il contratto.
Pierrot non vede…
egli strimpella
la serenata…
e Colombina
che l’ha sentito
fruscia in sordina
nel vano scuro
della vetrata…
E là, premendosi
la man sul cuore,
trepida ascolta…