(Feat.
Fiorella Mannoia,
Walter Savelli piano)
Quante lettere ti ho scritto e mai spedito
e che tu non hai mai letto
quanti fogli ho accartocciato e al cuore stretto
come se mi avessi udito
Nostalgia che avvolgi piano
come nebbia di collina
tra i ricordi di lontano
la rugiada si fa brina
nostalgia che sei presente
nel passato e nel futuro
nell’inchiostro chiaroscuro
della mia calligrafia
nostalia che graffi il muro
della notte che va via
Mia nostalgia
che non fai mai tanto rumore
ma sento sempre il batticuore
mia nostalgia
Nostalgia di Fiumicino
di noi zuppi come stracci
di un capanno lì vicino
della febbre degli abbracci
nostalgia di tutti i posti
dove siamo stati bene
di quel valzer di altalene
di una stupida bugia
nostalgia delle sirene
della tua malinconia
Mia nostalgia
pensare a te mi fa migliore
mi fa passare ogni timore
Nostalgia dei tuoi quaderni
dei disegni dei tramonti
di quei nostri passi eterni
su per Trinità dei Monti
nostalgia di un nascondino
dietro agli archi al Colosseo
dei silenzi di un museo
degli sbuffi di allegria
nostalgia di te al liceo
che mi gridi vieni via
Mia nostalgia
ma che sarà questo languore
se cerco ancora il tuo sapore
mia nostalgia
Mia nostalgia
sei stato proprio un truffatore
che bell’inganno che è l’amore
mia nostalgia
E quante lettere che ho scritto e messo via
mia nostalgia
che ho chiuso tutte dentro
la mia nostalgia