Nel mio disco

Album

È contenuto nei seguenti album:

2010 Quorum

Testo Della Canzone

Nel mio disco di Fabri Fibra

Con Dargen D’Amico

Rit. (Fibra) Nel mio disco dico il cazzo che mi pare
Il cazzo che mi pare, il cazzo che mi pare
Piscio sulla Arcuri, cago sulla Barale
Piscio sulla Arcuri, cago sulla Barale
Nel mio disco dico il cazzo che mi pare
Il cazzo che mi pare, il cazzo che mi pare
Piscio sulla Arcuri, cago sulla Barale
Piscio sulla Arcuri, piscio su, cago sulla Barale (x2)

(Dargen)
Fare l’amore significa concentrarsi nel contenuto
E tutto ciò che è consenziente e contenuto
In natura, non sarà mai contronatura
Tutt’al più sarà D’ Parte Seconda e Controcultura
Il dottor Frank mi messaggia dall’aldilà
e mi dice “Dio in se è la più grande anormalità”
Manu, non temere il giudizio di Dio, Dio c’è, sì
Ma di certo non è nelle diocesi
E’ all’infuori dell’uminoterapia, non ho vizi
E l’unico difetto è che vesto come la Pausini agli inizi
Manu, sei il mio manuale di sesso, ti studio
Poi divento manuale io stesso e ci sputo
Mi piaci tu che “tanto le donne son porche tutte”
Ma tu chiaramente le batti tutte
Stringo te, stringo il mondo tra le mani e così
Poi non so dove appoggiarti quando faccio pipì, quindi

Rit. (x2)

(Fibra)
Ho fatto un sogno, ero in un porno
Il regista chiamava “Tocca a te,
Se ti sbrighi puoi venire in bocca a tre?”
Il mio telefono squilla, rispondo “Ciao, sto scopando”
Ma che sto sognando, cambio stili come i set Rambo
Basta puttane, tiro diritto
Vado sul privato come a diritto
Diretto, direi di ballare creep con le scarpine
Questi VIP hanno la corte come le cartine
La scelta, la sciolta, lo shock, lo so, lo show
Come i romagnoli, lo sciò, lo sciò, lo sciò
Con quello sguardo sei un flash, come la foto
Ma dal vivo non sei mica tanto come in foto
Entro in un bar preso male, incontro la Barale
Andiamo in bagno, lei si piega come ogni altra sua collega
Il ritornello si collega a ciò che sto per fare
Cosa vuoi che faccia?
Slaccio e cago in faccia alla Ba-Ba-B,a che banale!

Rit. (x2)

(Fibra)
Lo so che i fans ascoltano, so bene ciò che dico
Di Dargen D’Amico son più fan che amico
Dicono di me che sembro un cavernicolo (oh oh oh)
Partirei, perché, per dove? (Sono fatti miei)
Vorrei portarti lungo il lungomare di Cesena
E fare un lungo sforzo per darti un lungo dopocena
E ritrovarci su Chi (Chi? Cosa? Eh? Chi? Dove?)
E’ Dargen più Fabri, chiamali Due di Quadri!

(Dargen)
Dri… Chiamali Due di, Tre di, duodeni, chiamateli come voleteli ma chiamateci, smsessaggiatteci, Facebookateci, contattateci, etc. etc. etc.
Noi il primo passo l’abbiamo fatto, abbiamo rotto il ghiaccio; ora arriva quel momento in cui si gioca con gli sguardi, che però è difficilissimo se non ci si incontra prima…
Questa è dedicata a santa Manuela e a santa Paola come mito. Questo è il nostro invito all’amore invictus.
Io non è che caco e piscio sulla prima che passa, devo sentirmi veramente preso per farlo.

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *