(di
Giuliano Sangiorgi)
Non è poi stato certo facile
tornare qui da te.
Avrei voluto scappare lontano ma molto lontano
e non chiederti se.
L’ultima volta che hai rubato il giorno al mondo
era per me.
O forse non ero al corrente che il tempo a quel tempo
correva anche per lui.
Non ti accorgevi di me
se poi mi lasciavo cadere
ma mi accorgevo di te
che mai mi venivi a salvare.
Non so nemmeno perché adesso sono qui davanti a te,
sarebbe meglio sparire ancor più lontano
lasciando ogni cosa com’è.
Tanto sapere di un altro non cambia,
i miei giorni vissuti ad un passo da te
senza capire perché solo te,
mi conservo dei tagli ancora per me.
Non ti accorgevi di me
se poi ti venivo a cercare
ma mi accorgevo di te
che mai eri pronta ad amare
non ti curavi di me
perché già sapevi che io
se mi curavo di te
a far rimanere ancora tu
Ecco son pronto a sapere parlare
proprio adesso che voglio soltanto morir
su quelle tue labbra c’è ancora posto per me
e come d’incanto,
dimentico tutto anche un bacio per tre.
Ora ti accorgi di me
sulla bocca e negli occhi
e io mi accorgo di te
nelle tue mani insistenti.
Avrò paura di te
ora che io so sentirti
avrà paura di me
perché ho imparato ad odiarti.