di
Susanna Parigi –
Kaballà
Rido dell’arte,
rido dell’amore,
rido dell’uomo,
degli inganni del suo cuore,
di questo tempo
mediocre, insapore,
povero di ombre.
Rido di cuore
se qualcosa vi commuove,
rido di gusto
e del gusto che muore,
rido del mito
della vecchia ironia;
è un’opera buffa
la vita mia che
salpa per terribili naufragi,
strappa corde e funi alle mie mani.
E’ la gloria illusione, inganno che fa dimenticare
secoli, secoli
di inabilità.
Rido alla Storia,
rido alla memoria,
rido e non compro
e il sistema m’ingoia,
rido all’orrore
della nuova economia;
è un’opera buffa
la vita mia che
salpa per terribili naufragi,
strappa corde e funi alle mie mani.
Smuove dagli abissi croci a navi,
scuote di rovine cattedrali.
E’ la gloria illusione, inganno che fa dimenticare
secoli, secoli
di inabilità.
Rido e mi pento
di non aver ucciso
chi ha licenziato
talento e sorriso
e quasi soffoco
in questa mia risata;
è un’opera buffa
la vita mia che
salpa per terribili naufragi,
strappa corde e vele alle mie mani.
Smuove dagli abissi croci e navi,
scuote di rovine cattedrali.
E’ la gloria illusione, inganno che
fa dimenticare
secoli, secoli
di inabilità.
Piovono pietre,
io mi disapprovo,
quando mi fanno
male i piedi non volo.