di: (
Giorgio Calabrese –
Ferrio)
Penombra
mi odio per quest’altra mia sconfitta
ma aspetto te,
mi odio quando cerco di creare
l’atmosfera intorno a me
e l’ombra è attesa
e l’ombra è fumo,
la testa che mi esplode,
e sbrigati ad arrivare.
E finalmente tu, tu
tu che mi stringi
prima ancora di parlare
come se tu, tu
fossi il padrone a cui non devo che ubbidire
e mentre tu, tu
mi sottometti a quel che tu chiami amore
scivolando, piangendo
nella semincoscienza,
nella penombra sono tua
più di quanto sai tu.
Penombra
mi odio per quest’altra mia sconfitta
ma aspetto te,
mi odio quando cerco di creare
l’atmosfera intorno a me.
E finalmente tu, tu
tu che mi stringi
prima ancora di parlare
come se tu, tu
fossi il padrone a cui non devo che ubbidire
e mentre tu, tu
mi sottometti a quel che tu chiami amore
scivolando, piangendo
nella semincoscienza,
nella penombra sono tua
più di quanto sai tu.
Penombra.