di
Gaber –
Luporini
Qualcosa che cresce
Qualcosa che cresce dentro e fuori
da soli non si è mai soli
ci sono gli altri nei nostri pensieri.
La notte io mi addormento
e sogno i sogni
degli altri sognatori.
Qualcosa che cresce
che quasi non si riconosce
che cresce a dismisura.
Un grosso libro, un quadro a olio, un film
diventa un grande agglomerato
un’escrescenza di cultura.
Qualcosa che cresce.
Qualcosa che cresce
fino a sorpassare il proprio scopo
fino a non aver più senso
fino a non aver più nome
fino all’estinzione.
Qualcosa che cresce
le Fondazioni a fin di bene, le facce serene
la psiche, le ricerche, l’assistenza
un’estasi di gran contatto e di presenza.
La solitudine fa troppo male al cuore
è finalmente l’era del gran comunicare.
Qualcosa che cresce, diventa più grosso
cresce tutto, anche il sesso, onnipresente, esagerato
un grosso sesso sempre più asessuato
senza pudore, senza il gusto dell’errore
qualcosa che va oltre, qualcosa che cresce
un sesso ingigantito nel suo rito
sono milioni, milioni e milioni di seni, di culi, e di cosce.
Qualcosa che cresce.
Qualcosa che cresce.
Qualcosa che cresce
fino a sorpassare il proprio scopo
fino a non aver più senso
fino a non aver più nome
fino all’estinzione.
Qualcosa che cresce
cresce tutto da morire
cresce tutto senza senso, dalla moda alle tastiere.
Cresce un grammo di eroina e centuplica se stesso
cresce il pollo in gelatina bianco come il gesso.
Qualcosa che cresce, cresce, cresce bene
come le salse americane
senza misura, senza distinzione
senza nemmeno più il bisogno dell’organizzazione.
Politica del gran coinvolgimento
il senso dell’Europa nelle masse
recupero del sentimento
e “Uccelli di rovo” come se piovesse.
Qualcosa che cresce.
Qualcosa che cresce.
Qualcosa che cresce.
Qualcosa che cresce.
Un universo caldo persino in mezzo al mare
e cresce anche il ricatto del fungo nucleare
e cresce la paura ma senza esser più paura
dobbiamo ringraziare
le armi son talmente troppe che la guerra
non si può più fare.
Migliaia di neutroni, trecentomila tipi di missili tremendi
Ordigni della fantascienza che bastano a distrugger dieci mondi.
Qualcosa che cresce.
Qualcosa che cresce.
Qualcosa che cresce
fino a sorpassare il proprio scopo
fino a non aver più senso
fino a non aver più nome
fino all’estinzione.
Più reale del reale.
Più reale del reale.
Più reale del reale.
Più reale del reale…