Radici

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1972 Radici

Testo Della Canzone

Radici di Francesco Guccini

La casa sul confine della sera
oscura e silenziosa se ne sta,
respiri un’ aria limpida e leggera
e senti voci forse di altra età,
e senti voci forse di altra età…

La casa sul confine dei ricordi,
la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi là le tue radici
se vuoi capire l’anima che hai,
se vuoi capire l’anima che hai…

Quanti tempi e quante vite sono scivolate via da te,
come il fiume che ti passa attorno,
tu che hai visto nascere e morire gli antenati miei,
lentamente, giorno dopo giorno
ed io, l’ultimo, ti chiedo se conosci in me
qualche segno, qualche traccia di ogni vita
o se solamente io ricerco in te
risposta ad ogni cosa non capita,
risposta ad ogni cosa non capita…

Ma è inutile cercare le parole,
la pietra antica non emette suono
o parla come il mondo e come il sole,
parole troppo grandi per un uomo,
parole troppo grandi per un uomo…

E te li senti dentro quei legami,
i riti antichi e i miti del passato
e te li senti dentro come mani,
ma non comprendi più il significato,
ma non comprendi più il significato…

Ma che senso esiste in ciò che è nato dentro ai muri tuoi,
tutto è morto e nessuno ha mai saputo
o solamente non ha senso chiedersi,
io più mi chiedo e meno ho conosciuto.
Ed io, l’ultimo, ti chiedo se così sarà
per un altro dopo che vorrà capire
e se l’altro dopo qui troverà
il solito silenzio senza fine,
il solito silenzio senza fine…

La casa è come un punto di memoria,
le tue radici danno la saggezza
e proprio questa è forse la risposta
e provi un grande senso di dolcezza,
e provi un grande senso di dolcezza…

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Accordi

   
Sib		 Fa	      Do
La casa sul confine della sera
Sib		 Fa	     Do
oscura e silenziosa se ne sta
Sib		  Fa	  Do
respiri un'aria limpida e leggera
Sib		 Fa		 Do
e senti voci forse di altra età
La casa sul confine dei ricordi,
la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi lì le tue radici
se vuoi capire l'anima che hai.
Quanti tempi e quante vite sono scivolate via da te,
come il fiume che ti passa attorno;
tu che hai visto nascere e morire gli antenati miei,
lentamente, giorno dopo giorno;
Rem			           Sol
ed io l'ultimo ti chiedo se conosci in me
Rem				 Sol
qualche segno, qualche traccia di ogni vita
Sib			Re
o se solamente io ricerco in te
Sib	             Fa	         Do
risposta ad ogni cosa non capita.
Ma è inutile cercare le parole,
la pietra antica non emette suono,
o parla come il mondo e come il sole,
parole troppo grandi per un uomo.
E te li senti dentro quei legami
i riti antichi e i miti del passato
e te li senti dentro come mani
ma non comprendi più il significato.
Ma che senso esiste in ciò che è nato dentro ai muri tuoi
tutto è morto e nessuno ha mai saputo
o solamente non ha senso chiedersi
io pi? mi chiedo e meno ho conosciuto.
Ed io l'ultimo ti chiedo se così sarà
per un altro dopo che vorrà capire
e se l'altro dopo qui troverà
il solito silenzio senza fine.
La casa è come un punto di memoria
le tue radici danno la saggezza
e proprio questa è forse la risposta
e provi un grande senso di dolcezza.

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