Testo di
Enzo Jannacci – musica di
Bruno Lauzi
Un giorno m’e’ arrivata un mattino d’estate
s’e’ installata in salotto mi ha chiesto di fumare.
Vi lascio immaginare com’è andata a finire:
mi son ritrovato un figlio da nutrire.
Sono un ragazzo padre, chiedo la carita’
io sono un peccatore per questa societa’.
Sono un ragazzo padre non so piu’ dove andare
ho chiesto anche in comune, non mi lasciano entrare.
Son vent’anni che giro, il figlio e’ quasi grande
data la stagione bisogna provvedere
perche’ ier sera al parco faceva tanto freddo
ci siam stretti forte e siam finiti dentro.
Sono un ragazzo padre chiedo la carita’
io sono un peccatore per questa societa’.
Sono un ragazzo padre non so piu’ dove andare
ho chiesto anche in comune, non mi lasciano entrare
ho chiesto anche in questura, non mi lasciano entrare
ho chiesto anche alle suore, non mi lasciano entrare
ho chiesto anche a mio figlio, m’ha detto: “Vai….
Sei un ragazzo padre chiedi la carita’
tutti i ragazzi padre chidon la carita’
no, non e’ peccato chieder la carita’…”