Rime dell’alto Lazio

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Testo Della Canzone

Rime dell'alto Lazio di Canzoni Romane

Canzoni Laziali

Non dico mica di piantare il grano,
come che fanno in Russia o in Australia,
ma quando uno sta disoccupato
starebbe meglio assai bonificato.

Quel terreno dev’essere espropriato
al conte, al duca, al principe e al barone
e si venisse meglio cultivato
avrebbe più fromento la nazione.

E di piante fruttifere piantato:
meli, peri, ulivi a perfezione,
no come sta attualmente
un gran pascolo, e grano poco e niente.

Chi ha troppa terra e chi nulla tenente,
chi mangia troppo e chi sta sempre a dieta,
chi sperpera i milioni impunemente
e chi è chiamato infame e va in galera.

Ma guarda caso che tra il carcerato
non ci sta mai quello che ha sperperato,
in carcere ci va propriamente
quello che per la fame ha robato.

Chi vive al mondo sempre allegramente
e chi si spassa la giornata vota,
chi si diverte spensierato
io maledisco il dì che quello è nato.

Perciò sia ben visto e costatato:
se c’è chi mangia frutta a pancia piena
bestemmia l’altro che è disoccupato
e sta coi figli a letto senza cena.

C’è chi muore di fame e chi è nato
nella fortuna e non conosce pena;
termino il canto e dico che spero
che un giorno finirà questa catena.

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