Servi della Gleba – Early version

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Testo Della Canzone

Servi della Gleba – Early version di Elio e le storie tese

“Allora, come è andata con la tipa?”
“Eh, ‘somma… abbastanza bene…”.
“Hai pucciato il biscotto, o almeno hai limonato?!”
“No, ragazzi… non scherziamo! Lei non è come tutte le altre.”
“Dai, dai, dai, parlaci di lei!”
“Ah, guardate, è una tipa veramente in gamba, intelligentissima, simpaticissima e ci parlo benissimo. Ieri sera per esempio ci siam fermati sotto casa sua a parlare, abbiam parlato, poi guardo l’ora… oh, le 4!!!”
“Ma vi siete messi insieme?”
“No, ma ho buone possibilità.”
“Allora ci vediamo questa sera! Una serata fra amici, una chitarra e uno spinello…”
“Eh, che sfiga, no! Oggi niente, perché devo andare a casa sua per vedere le diapositive del mare, poi devo accompagnare i suoi a prendere il treno…”
“Ha! Casa libera, glielo metti dappertutto!”
“No, no, no, non avete capito! Con questa devo andarci con i piedi di piombo!”

Siamo tutti servi della gleba, che abbiamo dentro al cuore una canzone triste…

“Hey, guardate un po’ chi si rivede!”
“We, ciao ragazzi. Come va?”
“Hai la faccia di legno, dove cazzo eri finito?”
“Nonò, niente… è che c’ho… c’ho un esame in ballo, poi devo dire che non son stato bene, proprio…”
“Dicci cosa hai avuto di preciso!”
“Niente, è che il medico mi ha detto che c’ho le papille gustative, mi sono frattura(eh?!)t… no, è perché c’ho il gomito che fa contatto con un pi(cosa?!)… ede e non riesco più a camminare bene e alla fine… (prego?!) ha detto ho dei proble… Và che c’ho delle storie con la tipa terribili… “
“Aaaaaaaah! Lei ti ha dato il due di picche!”
“Ma no, che cosa dite?! Lei mi è molto affezionata, solo che ha delle storie col suo tipo che la rendono infelice e, siccome a lei ci tengo più che a me, ho parlato al suo ragazzo, l’ho convinto a ritornare da lei!”
“Ma non starai mica piangendo?”
“Ma no… è ché ho tagliato la cipolla!(ma vaffanculo!)”

Siamo tutti servi della gleba,
venite tutti quanti. Non avete forza! Dai!

Servi della gleba planetaria,
per l’amore di una feudataria,
non più marijuana né pasticche,
noi si assume solo il due di picche.
Servi della gleba nella storia,
senza presunzione, senza boria.
Siamo molto allegri, simpatìci.
Siamo tutti quanti molto amici.

(Parlato) Lei è bella dentro, lei è sensibile. Più dolce di uno sfacciottino di Papà Barzotti. Cammina a una spanna da terra come un hovercraft d’amore. Io l’accompagno alla mostra del Pinturetto, penso a lei ascoltando al buio F. De Gregori e, dato che lei salutandomi mi ha baciato nelle vicinanze dell’angolo esterno della bocca, penso di avere delle possibilità. Poi la osservo dalla mia finestra muoversi leggera, come un gavettone di idrogeno, in direzione del mio amico Fulvio Terzapi e infilargli in bocca due metri di serpente dell’amore. Ma io, caro diario, sono in una botte di ferro perché lei mi ha assicurato che non lo ama. Anzi, mi spiace un po’ per lui perché, poveretto, forse si fa delle idee adesso…

Siamo tutti amici di Luigi, proprio come Paolo Panigada siamo.

Servi della gleba planetaria,
per l’amore di una feudataria.
Non più marijuana né pasticche,
noi si assume solo il due di picche.
Servi della gleba è l’ora d’aria,
l’ho saputo da una funzionaria.
Non più marijuana né pasticche,
noi si assume solo il due di picche.

Na na na na na na naaaaaaa,
na na na na na na naaaaaaa,
servi della gleba tutti amici,
raccogliamo i re… furti le nostre bici (?),
servi della gleba planetaria,
con l’aiuto di una feudataria,
non più marijuana né pasticche,
noi si assume solo il due di picche.
Servi della gleba planetaria,
per l’amore di una feudatariaaa,
non più marijuà.

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