Gianni Rodari
« …Vorrei, direi, farei… »
Che maniere raffinate
ha il modo condizionale.
Mai che usi parole sguaiate,
non alza la voce per niente,
e seduto in poltrona
sospira gentilmente:
.« Me ne andrei nell’ Arizona,
che ve ne pare?
O forse potrei
fermarmi a Lisbona…
« Vorrei, vorrei…
Volerei sulla Luna
in cerca di fortuna.
E voi ci verreste?
Sarebbe carino,
dondolarsi sulla falce
facendo uno spuntino…
« Vorrei, vorrei…
Sapete che farei?
Ascolterei un disco.
No, meglio, suonerei
il pianoforte a coda.
Dite che è giu di moda?
Pazienza,
ne farò senza.
Del resto non so suonare…
« Suonerei se sapessi.
Volerei se potessi.
Mangerei dei pasticcini
se ne avessi.
C’è sempre un se:
chissà perché
questa sciocca congiunzione
ce l’ha tanto con me ».