(
Elio Piccardi)
Canzoni della ToscanaDante Priore
Tante storie si sente cantare
con dolore ne i’ cuor della gente
e anch’io voglio farvi presente
che i’ fascismo no si possa scordà,
e anch’io voglio farvi presente
che i’ fascismo no si possa scordà!
Ricordiamo li martiri nostri
che Pulicciano anco lui li ricorda
e del fascismo che l’era sua lorda
anco lui dei suoi figli rapì,
e del fascismo che l’era sua lorda
anco lui dei suoi figli rapì!
Mentre stava passando i’ terrore
gli alleati s’aveano vicino
e per cagion dell’infame destino
Carcinai e don Bianco morì
e per cagion dell’infame destino
Carcinai e don Bianco morì!
In rappresaglia ne furono presi
da’ Tedeschi con gran violenza
ma n’i’ cuor ci avean l’innocenza:
la metraglia paura ‘un gli fa
ma n’i’ cuor ci avean l’innocenza:
la metraglia paura ‘un gli fa!
Allorquando le berve feroce
non potenno trovà più nessuno
uno stioffo gli dènno per uno
la metraglia puntata ne i’ cuò
uno stioffo gli dènno per uno
la metraglia puntata ne i’ cuò!
In ginocchio si pose Don Bianco
e perdono incomincia a improrare
ma quei barbari vollon seguitare
e avanti li vollon mandà
ma quei barbari vollon seguitare
e avanti li vollon mandà!
Giunti furono su tra i castani
dove i martiri nessun li consola:
con due raffi di nagin-pistola
e a terra li fecion cadè
con due raffi di magin-pistola
e a terra li fecion cadè!
Non potendo più seguitare
una preghiera verrà recitata
una croce ci venne piantata:
n’i’ vederla timore ci fa,
una croce ci venne piantata:
n’i’ vederla timore ci fa!