Luca Barbarossa e
Tina Arena
Lui
sul bordo della strada
ad aspettare qualcosa
che somigli alla vita
poco importa
alla gente che passa
se sei lì per errore
o se ogni tuo sorriso
nasconde una ferita
Lui
abituato com’era
a non guardare nessuno negli occhi
se nessuno glielo chiedeva
Lei
con le mani appoggiate al volante
chiusa lì dentro
chissà che musica ascoltava
“Sapessi
come può diventare
il vetro di una macchina
se come un insetto ti ci devi tuffare
e pulirlo per bene
finirlo in fretta
prima che il verde possa tornare
E come sei bella tu
che mi guardi così male
sei così bella
che accanto a te sarebbe dolce
perfino invecchiare
E sogno di vederti arrivare
ad interrompere il traffico
e questa follia
e fuggire veloci e felici
la spugna e il sapone
poi buttarli via
Sogno
te che sorridi
di un colpo di vento
che mi toglie il cappello
finalmente
mi guardi e mi vedi
come si guarda un uomo
e non un tergicristallo
Qui
sul bordo della strada
ho sognato qualcosa
così vicina alla vita
a volte uno sguardo
un momento un sorriso
possono cancellare
perfino una ferita
Adesso
che il tuo vetro è pulito
così pulito
che lo puoi attraversare
ho pochi secondi di tempo
per togliermi di mezzo
e farti passare
Sei ancora più bella tu
che hai smesso di guardarmi male
e non ti accorgi nemmeno
che il verde è tornato
e tutti dietro a suonare”.