Ti affido i giovani – Giovanni Paolo II

Testo Della Poesia

Ti affido i giovani – Giovanni Paolo II

di Karol Wojtyla

Signora di Jasna Gòra!
Madre della Nazione!
Desidero raccomandare in modo particolare
ed affidare a Te
tutta la gioventù polacca.
Consentimi di ricordare in primo luogo
la mia giovinezza che,
nella sua parte più decisiva, fu difficile.
Era il tempo della guerra e dell’occupazione:
una grande prova per tutta la nazione.
Una grande prova per la gioventù.
Questo era, contemporaneamente,
il tempo dell’affermazione
dei più alti valori,
tante volte a misura dell’eroismo!
Quante volte a prezzo della vita!
Oggi raccomando a Te, o Madre,
e affido l’attuale giovane generazione.
Questo «giovane bosco»
che è spuntato
in mezzo al bosco più vecchio,
«giovane bosco» dei cuori e delle coscienze.
Fa’ sì che questi cuori
e coscienze siano sani;
che portino in sé tutta l’eredità
che ha il nome di «Polonia»:
l’eredità della verità e dei valori;
al tempo stesso l’eredità
della fatica e dei sacrifici.
Questa eredità sia in essi viva e incrollabile.
Sappiano i giovani unire in sé
il coraggio e la ponderatezza.
Il coraggio infatti è indispensabile
per essere veramente ponderati,
e la ponderatezza è indispensabile
per essere veramente coraggiosi.
Essere coraggioso vuoI dire
pensare al futuro
e prendere per esso la responsabilità.
Ti raccomando e affido,
o Madre, i giovani.
Che non perdano mai
la speranza nel futuro!
Ricordino che il futuro
è anche assegnato
all’uomo come compito.
Esso gli è consegnato in se stesso come compito
O Signora di Jasna Gòra!
Quanto ti supplico
per il futuro della mia Patria,
per questo futuro che ci è assegnato
come compito in ogni uomo
e soprattutto nella giovane generazione!
Che comprendano!
Che intraprendano!
Che compiano!
Che non siano ostacolati!
Ma aiutati!

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