di
Susanna Parigi
Ti devo parlare;
certo è strano questo mondo
o sono io che non capisco
niente.
Non capisco
dove va la gente.
Ti devo parlare.
Ma quante cose hai da fare,
potrai starmi a sentire ? Eh?
Io ci provo,
magari,
prima di andare a dormire…
Butta un occhio qui,
prova un po’ a pensare
forse di mandare
qualcuno a vedere.
Questa volta sarà
la figlia di Maria.
La figlia di Maria.
La figlia di Maria.
Piccola ruga
sotto l’occhio sinistro
che si confonde
con le rughe del mondo.
Profonda intuizione
in un limpido mare
d’incontenuta,
esplodente emozione.
Siamo qua.
Ti devo parlare
certo è strano questo mondo
o sono io che non capisco
niante.
Le parole
cosa vogliono dire?
C’è una gran confusione
e verità nascoste molto bene
dietro queste parole
vuote, manipolate…
Butta un occhio qui,
prova un po’ a pensare
forse di mandare
qualcuno a vedere.
Questa volta sarà
la figlia di Maria.
La figlia di Maria.
La figlia di Maria.
E potrebbe accadere
con un falso contatto,
si potrebbe accadere
( e accadere è già un fatto),
che con una scintilla,
con un po’ di coraggio
s’invertissero i fili,
si aggiustasse il difetto.
La figlia di Maria.
La figlia di Maria.