Tubinga

Album

È contenuto nei seguenti album:

1994 Hegel

Testo Della Canzone

Tubinga di Lucio Battisti

Da qualche tempo è recente anche l’antico.
Il disco del Discobolo è cromato.
Nella testa di Seneca si sente
il motorino di un frullatore.
Nelle piramidi continuamente
scatta un otturatore.
E in te Tubinga, in te non c’è un jukebox e non un tostapane.
Tu mi risparmi d’essere testimone antico e recente
delle istruzioni lette attentamente.
Non un tasto in comune, non un percorso,
passando per bi e ci dalla a alla di.
non un cablaggio, non una connessione.
Non la contemplazione, nemmeno l’esperienza.
Ma una delicata, leggera confusione
perché mi sfugga come una stoltezza
l’invocazione a te, mio generale, mia generalessa.
E al posto del carattere.
E al posto del carattere, mia cara,
poniamo una tempesta, un caso esterno,
un alto mare che i giorni, i mesi e gli anni
inseguono e non possono afferrare.
Io decorato di passamanerie come un divano
per dirti siediti, distendi le tue gambe
ed usura il tessuto col tallone,
poi dormici su che poi, quando ti svegli,
parlandoti di me ti dirò “Egli.
Egli è qui. È qui ed ora” e non ti dirò altro.
Non parlerò di stili e di reliquie.
Tutto è recente come uno squillo di sveglia.
La data più vicina è un dormiveglia.
E al posto di cose ci sono le cose.
Poniamo le cose esaurite, le stesse.
E dopo le stesse mettiamo le cose
se le medesime vanno esaurendo.

Un bel poligono al posto della stella
e nel quadrato il tondo andando bene.
Nel coraggio di Achille le rotelle
per fare l’orlo alle pastarelle.
E supplicante l’immagine è morente,
narciso e dalia insetto galleggiante,
come pasto rimastica le spente
nature morte virtuosamente.
Ahi!
C’è qualcosa che cade
e una cosa sta su.
Ahi!
C’è del chiaro e del bruno c’è,
c’è una chiusa cosa in sé
fa un rumore un po’ tacito.
Sembrerebbe il sussurro dell’acqua.
Ahi!
C’è qualcosa che odora,
una profumo non ha.
Ahi!
C’è del grande e del piccolo.
Una c’è fintantocché ce n’è un’altra che mormora.
Sembrerebbe il sussurro dell’acqua.
Ahi!
C’è qualcosa che chiude,
una schiude, una resta dov’è;
c’è
dell’asciutto e dell’umido
nelle cose, cosicché piatte l’une altre ripide.
Sembrerebbe il sussurro dell’acqua.

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Accordi

   
Fa      Do       Sol       Sol9          (x4)             La-

                  Fa             Do                     Sol  Fa Sol                 Fa              Do                Sol  Fa  Sol
Da qualche tempo e recente anche l’antico.                       Il disco del discobolo è cromato.
         Fa         Do            Sol  Fa Sol                   Fa                 Do           Sol  Fa Sol 
Nella testa di Seneca si sente                il motorino di un frullatore.
            Fa             Do     Sol  Fa Sol                    Fa             Do                     Sol  Fa Sol
Nelle piramidi continuamente                             scatta un otturatore.
       La-
E in te Tubinga in te non c’è un juke-box e non un tostapane.
               Fa      Do                Sol        Fa      Sol                       Fa     Do              Sol  Fa Sol
Tu mi risparmi d’essere testimone antico e recente delle istruzioni lette attentamente.
              Fa             Do            Sol  Fa Sol                Fa          Do         Sol  Fa Sol
Non un tasto in comune non un percorso passando per bi e ci dalla a alla di.
     Fa        Do            Sol    Fa  Sol                 Fa                 Do     Sol        Fa           Sol
Non un cablaggio non una connessione. Non la contemplazione nemmeno l’esperienza.
      Fa        Do      Sol    Fa     Sol           Fa                   Do                 Sol    Fa    Sol
Ma una delicata leggera confusione perché mi sfugga come una stoltezza
      Fa                Do      Sol  Fa Sol               Fa     Do        Sol  Fa Sol                La-
L’invocazione a te mio generale mia generalessa.                    E al posto del carattere.
                                                        Fa
E al posto del carattere mia cara poniamo una tempesta caso esterno
      La-                                                           La4/9                                     La-
Un alto mare che i giorni i mesi e gli anni inseguono e non possono afferrare.
            Fa       Do            Sol    Fa      Sol               Fa         Do           Sol       Fa  Sol
Io decorato di passamanerie come un divano per dirti siediti distendi le tue gambe
        Fa           Do             Sol  Fa Sol     Fa        Do              Sol  Fa Sol              Fa           Do             Sol  Fa Sol
Ed usura il tessuto col tallone poi dormici su che quando ti svegli                 parlandoti di me ti dirò egli.
          Fa                   Do        Sol  Fa Sol                  Fa    Do         Sol  Fa Sol
Egli è qui. E’ qui ed ora non ti dirò altro. Non parlerò di stili e di reliquie.
                 Fa             Do                 Sol  Fa Sol              La-
Tutto è recente come uno squillo di sveglia.             La data più vicina è un dormiveglia.
      Sib-4/7
E al posto di cose ci sono le cose. Poniamo le cose esaurite le stesse.
                                                                                                                La-      Sol  Fa Sol         Sol Fa Sol
E dopo le stesse mettiamo le cose se le medesime vanno esaurendo.
               Fa           Do             Sol  Fa Sol               Fa                       Do          Sol  Fa Sol
Un bel poligono al posto della stella         e nel quadrato il tondo andando bene.
              Fa             Do         Sol  Fa Sol                          Fa          Do      Sol  Fa Sol
Nel coraggio di Achille le rotelle                     per fare l’orlo alle pastarelle.
            Fa                 Do    Sol  Fa Sol                         Fa                    Do                     Sol  Fa Sol
E supplicante l’immagine è morente            narciso e dalia e insetto galleggiante
            Fa       Do            Sol  Fa Sol                      Fa             Do                     Sol  Fa Sol
Come pasto rimastica le spente                   nature morte virtuosamente.
       Fa    Do    Sol  Fa Sol               Fa     Do  Sol  Fa Sol       Fa  Do          Sol  Fa Sol   Fa    Do  Sol Fa Sol
Ahi                       c’è qualcosa che cade                               e                     una cosa sta su.
       Fa    Do    Sol  Fa Sol                   Fa     Do  Sol  Fa Sol       
Ahi                       c’è del chiaro e del bruno c’è
             Fa                   Do         Sol  Fa Sol                              Fa                          Do           Sol  Fa Sol       Fa  Do       
C’è una cosa chiusa in sè fa un rumore un po’ tacito. Sembrerebbe il sussurro dell’acqua.
Fa    Do    Sol  Fa Sol               Fa     Do  Sol  Fa Sol       Fa  Do          Sol  Fa Sol   Fa    Do  Sol Fa Sol
Ahi                       c’è qualcosa che odora                          una                 profumo non ha.
Fa    Do    Sol  Fa Sol               Fa     Do  Sol  Fa Sol       Fa  Do          Sol  Fa Sol   Fa    Do  Sol Fa Sol
Ahi                       c’è del grande e del piccolo.
Fa                   Do         Sol  Fa Sol                              Fa                          Do           Sol  Fa Sol       Fa  Do
Una c’è fintantoché  ce n’è un’altra che mormora. Sembrerebbe il sussurro dell’acqua.
           Fa    Do    Sol  Fa Sol               Fa     Do  Sol  Fa Sol       Fa  Do          Sol  Fa Sol   Fa    Do  Sol Fa Sol
Ahi                         c’è qualcosa che chiude                                  una  schiude una resta dov’è
           Fa    Do    Sol  Fa Sol               Fa     Do  Sol  Fa Sol       Fa  Do          Sol  Fa Sol   Fa    Do  Sol Fa Sol
C’è                         dell’asciutto e dell’umido
Fa                   Do         Sol  Fa Sol                              Fa                          Do           Sol  Fa Sol       Fa  Do
Nelle cose cosicché piatte l’une altre ripide. Sembrerebbe il sussurro dell’acqua.

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