(di A. P.
Baracco – V.
Farina –
Angelo Avarello)
Ed. Mus. L’Apriliana
(Parlato)
Vecchio professore se i tuoi occhi non hanno più luce non rattristarti.
Non buttarti giù se ti mancano i libri quando vorrai li leggerò io per te e insieme sogneremo.
Vecchio professore
con poca luce nei tuoi occhi
non ti rattristare
se a fatica vedi i libri
quando lo vorrai
per te io leggerò
così riprenderai
a sognare insieme a me.
E così potrò capire
il perché di ogni male
e date potrò imparare
grazie a te anche a sperare
sperare di vedere
tutti gli uomini volare
sulle ali dell’amore che l’odio no,
l’odio no non può fermare.
Vecchio professore
amico del passato
non ti abbandonare
non ti ho dimenticato
tu che nella vita
hai dato sempre tanto
perché ti chiudi dentro
hai tanto da insegnare.
Vecchio professore
non ti rattristare se
non hai più forza nelle mani
e non leggi più i tuoi scritti
quando lo vorrai
per te io scriverò
ogni singola parola,
ogni tua magica storia
E così potrò capire,
i misteri della vita
e da te potrò imparare
e riprendere a sognare
sognare di vedere
tutti gli uomini volare
con la forza dell’amore
che solo tu,
solo tu potrai insegnarmi.
Caro professore
amico mio del cuore
non ti abbandonare
su di me tu puoi contare
puoi dare ancora tanto
forse anche più di prima
caro professore
non esitare, non esitare più.