Abitudime – Yule Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Abitudime – Yule

Yeah
Yule
Droste-eh-eh

{Strofa 1}
Sono così calmo che mi fa spavento
Con il battito nel palmo che nemmeno sento
Con le mani sul volto e penso troppo, resto sotto
Tasselli di vita come quelli che racconto
Fai lo scemo d’avanguardia, zitto e guarda
La tua lady pensa a darla, e parla, parla;
Perdi metri se correvi per la fama
Stammi dietro o ti ritrovi sopra i letti del Niguarda
‘Ste puttane cosa voglion da me
Vita andata a male, mica Champs-Élysées
Parlo sempre solo d’ansia e lacchè
Ma temo che sia demodè
Nel tuo tempio solo burattini
Come esempio per i ragazzini
Ti rovini, tiri chili, miri al botto
E la domenica con i deliri in salotto
Parlami di come ce l’hai fatta
A furia di succhiare via lo spirito dai corpi;
Neanche ti ricordi perché lotti
Sono troppi i sogni che adesso lacrimi via dagli occhi
Il tuo amico di merda che faccia il teatrino
Gli fanno il verso, a me fanno l’inchino
Vita in ritardo, mi arrivano al cazzo: concilia con il loro basso profilo

{Bridge}
E lo so quanto fa male non poterci più arrivare
Quindi è meglio commentare e non mettersi in gioco mai
Sono la scusa esemplare
Posso rappresentare tutto quello che dici e non fai

{Ritornello}
Tutto parla di me, me, me
Quindi parla di me, me, me
Tutto parla di me, me, me
Quindi parla di me, me, me: è un’abitudime
Questi che parlan di me (me)
Tutto qui parla di me (me)
Quindi tu parla di me (me, me, me, me)
Questi che parlan di me (me)
Tutto qui parla di me (me)
Quindi tu parla di me (me, me), na-na-na-na-na

{Strofa 2}
Ricordo gli inverni a mangiare quel freddo fumando via l’ansia in parcheggio
Quando il tempo non era che un mezzo con cui si cacciava ciò che c’è di peggio
Crescendo poi noti che la gente soffre
Se insulta non è che è cattiva
È che butta sugli altri gli aspetti frustranti che odia della propria vita
E non conto le volte che l’hanno fatto con me
Tanto che ho dovuto prenderla come abitudine
Mentre la mia vita gira fra martello e incudine
Il mondo fa da giudice, pugile ed uccide, su di te
Siete ruggine sugli ingranaggi
Sputi dove mangi con la pancia piena
Non ti accorgi di che fai
Ma piangi quando il karma torna e mette ganci in schiena
Fate quasi compassione
Vendereste l’anima per l’attenzione
Se la solitudine qua è un’oppressione
Fa pressione tra persone
Pensi non sappia il tuo nome e di come ti crogioli bene nel dramma
Ma la tua vita è la peggio prigione ed il cuore che manca la meglio condanna, Doc

{Outro}
Me, me, mi parla di me, me, me
Mi parla di me, me, me
Mi parla di me, me, me
E mi parla di me, me, me: è un’abitudime

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