(di
C. A. Bixio –
Bruno Cherubini – Rulli)
1.
Ninnoli e fiori, un divanetto e un abat-jour…
piccola alcova dalle cortine in raso azzur!…
Egli e’ in attesa e scruta intorno l’abbiglie’:
dalla veranda.
di luce blanda,
l’ amante giunge alfine;
lui stringe le manine…
…si calan le cortine…
Alcova! Alcova!…
qual seduzioni ognuno prova
celato in te
nei tete-a-tete!…
dolce forziere
di godimento e di piacere,
nido d’amanti
sognanti,
anelanti
nell’ansia di godere
maggior volutta’!…
II.
Dalle cortine escon frementi, stretti ancor;
la bocca e muta, ma fortemente batte il cor…
un ricciolino sul suo visino scende giu’:
alla toeletta
lei si rassetta
mentr’ei le bacia il seno
e lieve le sussurra
sotto la luce azzurra:
“Alcova! Alcova!
“ove ogni amante si ritrova…
“Siedi con me…
“prendiamo un the!
“sotto il riflesso
“godiamo ancora un altro amplesso!”
E sul visino
carino
un bacino
le sciupa il cappellino
di rose e lilla’ …
. . . . . . . . .
“Alcova! Alcova!
“ove ogni idillio si rinnova…
“arrivederci
“e insieme a goderci
“ci rivedrem domani
“mio piccol amor! ..”