Angelo – Alan Sorrenti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Angelo – Alan Sorrenti

Sono nato in un morbido nido di paglia
Quando la guancia di mia madre
Era ancora di ovatta
Il giorno passavo le ore
A contare i burattini umani
Volpi tese a rubare nel mio cortile
E una notte un fischio di luce
Come una lamiera affilata di una spada
Mi apriva dal cuore agli occhi
E un angelo
Un angelo grande
Poi sempre più piccolo leggero, imprendibile
Mi sorrideva
Tra gli echi di un sogno
In un tubo di ferro
Angelo, ciondolo osceno della mia vita
Custode malizioso della mia fortuna
Quella notte tu mi hai promesso che t'avrei rivisto
Oggi ho visto tanti uomini ma
Ti sto aspettando ancora.Sono nato in un morbido nido di paglia
Quando la guancia di mia madre
Era ancora di ovatta
Il giorno passavo le ore
A contare i burattini umani
Volpi tese a rubare nel mio cortile
E una notte un fischio di luce
Come una lamiera affilata di una spada
Mi apriva dal cuore agli occhi
E un angelo
Un angelo grande
Poi sempre più piccolo leggero, imprendibile
Mi sorrideva
Tra gli echi di un sogno
In un tubo di ferro

Angelo, ciondolo osceno della mia vita
Custode malizioso della mia fortuna
Quella notte tu mi hai promesso che t'avrei rivisto
Oggi ho visto tanti uomini ma
Ti sto aspettando ancora.Sono nato in un morbido nido di paglia
Quando la guancia di mia madre
Era ancora di ovatta
Il giorno passavo le ore
A contare i burattini umani
Volpi tese a rubare nel mio cortile

E una notte un fischio di luce
Come una lamiera affilata di una spada
Mi apriva dal cuore agli occhi
E un angelo
Un angelo grande
Poi sempre più piccolo leggero, imprendibile
Mi sorrideva
Tra gli echi di un sogno
In un tubo di ferro

Angelo, ciondolo osceno della mia vita
Custode malizioso della mia fortuna
Quella notte tu mi hai promesso che t'avrei rivisto
Oggi ho visto tanti uomini ma
Ti sto aspettando ancora.Sono nato in un morbido nido di paglia
Quando la guancia di mia madre
Era ancora di ovatta
Il giorno passavo le ore
A contare i burattini umani
Volpi tese a rubare nel mio cortile

E una notte un fischio di luce
Come una lamiera affilata di una spada
Mi apriva dal cuore agli occhi
E un angelo
Un angelo grande
Poi sempre più piccolo leggero, imprendibile
Mi sorrideva
Tra gli echi di un sogno
In un tubo di ferro

Angelo, ciondolo osceno della mia vita
Custode malizioso della mia fortuna
Quella notte tu mi hai promesso che t'avrei rivisto
Oggi ho visto tanti uomini ma
Ti sto aspettando ancora.Sono nato in un morbido nido di paglia
Quando la guancia di mia madre
Era ancora di ovatta
Il giorno passavo le ore
A contare i burattini umani
Volpi tese a rubare nel mio cortile

E una notte un fischio di luce
Come una lamiera affilata di una spada
Mi apriva dal cuore agli occhi
E un angelo
Un angelo grande
Poi sempre più piccolo leggero, imprendibile
Mi sorrideva
Tra gli echi di un sogno
In un tubo di ferro

Angelo, ciondolo osceno della mia vita
Custode malizioso della mia fortuna
Quella notte tu mi hai promesso che t'avrei rivisto
Oggi ho visto tanti uomini ma
Ti sto aspettando ancora.Sono nato in un morbido nido di paglia
Quando la guancia di mia madre
Era ancora di ovatta
Il giorno passavo le ore
A contare i burattini umani
Volpi tese a rubare nel mio cortile

E una notte un fischio di luce
Come una lamiera affilata di una spada
Mi apriva dal cuore agli occhi
E un angelo
Un angelo grande
Poi sempre più piccolo leggero, imprendibile
Mi sorrideva
Tra gli echi di un sogno
In un tubo di ferro

Angelo, ciondolo osceno della mia vita
Custode malizioso della mia fortuna
Quella notte tu mi hai promesso che t'avrei rivisto
Oggi ho visto tanti uomini ma
Ti sto aspettando ancora

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