Apologia del kebab – Francesco Precs Feat Brattini – Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Apologia del kebab – Francesco Precs Feat Brattini


Dal mio kebabbaro è appesa la bandiera del Kurdistan
Mentre mangio parliamo di politica
E ci posso andare vestito come mi pare
In abito,in tuta,o con la maglia di Batistuta

E adesso che è che vabbè
Diventato come l'inglese è internazionale
Sono venuti ?
Ma cosa vuoi che me ne frega ?

E ci trovi la gente di tutti i colori
Di tutte le forme,di tutti gli umori
Se di notte hanno fame
E lo guardo mentre spezia il pane
Come un novello Gesù Cristo non ti giudica nonono

Dal mio kebabbaro non si parla di calcio
Che dice che poi diventiamo violenti
Quindi parliamo d'altro tipo dei movimenti
? tra i confini di uno stato e di un altro
Ci sentiamo d'ovunque ma di nessun posto
Il prezzo del panino che mangio non è il suo costo
Ma di che parliamo?dimmi di te piuttosto
Colgo l'occasione per dare un altro morso

E la vita che va
Di quelli come me
Una polpetta di ceci
Un bicchiere di tè
Scegli il mio tavolino e mi chiedo perchè me lo bevo

Il mio kebabbaro ?
Dice "artisti fuori dai coglioni"
Ed io lo prendo tipo invito quindi pago ed esco
Stasera è fresco ma le strade sembrano maglioni quindi mi vesto

Dal mio kebabbaro è appesa la bandiera del Kurdistan
Mentre mangio parliamo di politica
Mentre mangio parliamo di politica
E ci posso andare vestito come mi pare
Come un novello Gesù Cristo non ti giudica nonono

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