Stefano Borgia *
Anonimo Italiano –
2002 Dimmi che ami il mondo
Erano le sere respirate
dallo stesso vento che ci spettinava
nei capelli e nelle giacche
che soffiava in alto le cartacce
c’erano cani che abbaiavano alla luna
come un suono nuovo e lungo di sirena
brividi radenti sulla schiena
la tua bocca d’amarena
i tuoi seni da scalare con un dito piccole colline
e le discese lungo i tuoi ginocchi
e risalite fino a quel confine
e il tempo è come un valzer moderato lento
passi incrociati e poi si cambia tempo
E noi ballando questo tempo noi
ci siam guardati dentro
siamo rinati al centro di questo amore immenso come le montagne
che è pura acqua che scende e cielo come tende è tutto quel che ho
Erano le sere riscaldate
da un’estate che finiva
addosso ai nostri corpi nudi accarezzati
eccitati a un gioco con le mani
lungo la mia vita un’altra strada
come un’aria nuova che lasci che vada
non vorresti mai che accada di finire lì come è iniziata
i tuoi fianchi come le onde e noi aggrappate anime sfinite
a respiraci in un respiro solo
a farne una di queste due vite
e il tempo è come un valzer moderato lento passi incrociati
e poi si cambia tempo
E noi ballando questo tempo noi
ci siam guardati dentro
siamo rinati al centro di questo amore immenso come le montagne
che è pura acqua che scende e cielo come tende è tutto quel che ho
questo amore immenso come le montagne
che è pura acqua che scende e cielo come tende è tutto quel che ho
…è tutto quel che ho