(
Raggi –
Stocckermans – Bos)
Barbabravo per piacere,
Barbabravo vieni qua
ed inventa qualche cosa
per volare almeno un po’,
un aereo jumbo jet,
o qualsiasi cosa che
possa scrivere nel cielo
con il fumo “viva me”.
Barbabravo l’inventore,
sei per sette abbasso il tre,
quadra il cerchio e porta uno,
tre per otto ma non va.
Barbabravo ricomincia,
la radice toglie via,
ventisette, ventinove,
questa volta meglio va.
Se ti servono i pedali,
e le ruote eccoli qua,
conta pure sulla sedia
preferita di papà.
Barbabravo col martello
picchia, batte, ce la fa,
poi si picchia sopra un dito,
ma l’aereo è pronto già.
Barbabravo l’inventore,
e che gran genialità,
mette in moto il suo motore,
ma chissà se volerà.
Qualche metro poi si blocca,
ha il singhiozzo o giù di lì,
attenzione Barbabravo
che va a fuoco il jumbo jet.
Barbabravo non si arrende,
smonta tutto ma che fa,
le tenaglie, il cacciavite,
chiave inglese passa qua.
Barbabravo col martello
picchia, batte, ce la fa,
poi si picchia sopra un dito,
ma l’aereo è pronto già.
Barbabravo l’inventore,
e che gran genialità,
mette in moto il suo motore,
ma chissà se volerà.
Qualche metro poi si blocca,
ha il singhiozzo o giù di lì,
Barbabravo non si arrende
e l’aereo volerà.
