Cantico dei drogati – Fabrizio De Andrè

Album

È contenuto nei seguenti album:
1968 Tutti morimmo a stento

Testo Della Canzone

Cantico dei drogati – Fabrizio De Andrè

Ho licenziato Dio
gettato via un amore
per costruirmi il vuoto
nell’anima e nel cuore.

Le parole che dico
non han più forma né accento
si trasformano i suoni
in un sordo lamento.

Mentre fra gli altri nudi
io striscio verso un fuoco
che illumina i fantasmi
di questo osceno giuoco.

Come potrò dire a mia madre che ho paura?

Chi mi riparlerà
di domani luminosi
dove i muti canteranno
e taceranno i noiosi

quando riascolterò
il vento tra le foglie
sussurrare i silenzi
che la sera raccoglie.

Io che non vedo più
che folletti di vetro
che mi spiano davanti
che mi ridono dietro.

Come potrò dire la mia madre che ho paura?

Perché non hanno fatto
delle grandi pattumiere
per i giorni già usati
per queste ed altre sere.

E chi, chi sarà mai
il buttafuori del sole
chi lo spinge ogni giorno
sulla scena alle prime ore.

E soprattutto chi
e perché mi ha messo al mondo
dove vivo la mia morte
con un anticipo tremendo?

Come potrò dire a mia madre che ho paura?

Quando scadrà l’affitto
di questo corpo idiota
allora avrò il mio premio
come una buona nota.

Mi citeran di monito
a chi crede sia bello
giocherellare a palla
con il proprio cervello.

Cercando di lanciarlo
oltre il confine stabilito
che qualcuno ha tracciato
ai bordi dell’infinito.

Come potrò dire a mia madre che ho paura?

Tu che m’ascolti insegnami
un alfabeto che sia
differente da quello
della mia vigliaccheria.

https://youtu.be/q_Tpv_ucCTY
[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

 
Cm G Cm



                 D#
HO LICENZIATO DIO

              G     Cm
GETTATO VIA UN AMORE

                       D#
PER COSTRUIRMI IL VUOTO

            G          Fm
NELL'ANIMA E NEL CUORE.

                  Cm7
LE PAROLE CHE DICO

                  D#          G#
NON HAN PIU' FORMA NE' ACCENTO

SI TRASFORMANO I SUONI

           G       D#
IN UN SORDO LAMENTO

                         A#
MENTRE FRA GLI ALTRI NUDO

       G                  D#
IO STRISCIO VERSO UN FUOCO

                       G#
CHE ILLUMINA I FANTASMI

       G
DI QUESTO OSCENO GIUOCO.

  Cm                        Fm7
COME POTRO' DIRE A MIA MADRE

   G         Cm
CHE HO PAURA?

                  D#        G     Cm
CHI MI PARLERA' DI DOMANI LUMINOSI

                      D#
DOVE I MUTI CANTERANNO

             G      Fm
E TACERANNO I NOIOSI

                   Cm7
QUANDO RIASCOLTERO'

            D#        G#
IL VENTO TRA LE FOGLIE

                                G          D#
SUSSURRARE I SILENZI CHE LA SERA RACCOGLIE.

                    A#
IO CHE NON VEDO PIU'

       G             D#
CHE FOLLETTI DI VETRO

                     G#
CHE MI SPIANO DAVANTI

      G
CHE MI RIDONO DIETRO.

  Cm                        Fm7
COME POTRO' DIRE A MIA MADRE

   G         Cm
CHE HO PAURA?

                       D#
PERCHE' NON HANNO FATTO

                G      Cm
DELLE GRANDI PATTUMIERE

                       D#
PER I GIORNI GIA' USATI

                G       Fm
PER QUESTE ED ALTRE SERE

                    Cm7
E CHI, CHI SARA' MAI

             D#       G#
IL BUTTAFUORI DEL SOLE

CHE TI SPINGE OGNI GIORNO

                G         D#
SULLA SCENA ALLE PRIME ORE

                  A#
E SOPRATTUTO CHI E

       G                    D#
PERCHE' MI HA MESSO AL MONDO

                      G#
DOVE VIVO LA MIA MORTE

        G
CON ANTICIPO TREMENDO?

  Cm
COME POTRO'

                Fm7
DIRE A MIA MADRE

   G         Cm
CHE HO PAURA?

                        D#
QUANDO SCADRA' L'AFFITTO

             G        Cm
DI QUESTO CORPO IDIOTA

                          D#
ALLORA AVRO' IL MIO PREMIO

            G      Fm
COME UNA BUONA NOTA

                    Cm7
MI CITERAN DI MONITO

           D#        G#
A CHI CREDE SIA BELLO

GIOCHERELLARE A PALLA

              G        D#
CON IL PROPRIO CERVELLO

                     A#
CERCANDO DI LANCIARLO

              G           D#
OLTRE IL CONFINE STABILITO

                         G#
CHE QUALCUNO HA TRACCIATO

        G
AI BORDI DELL'INFINITO.

  Cm
COME POTRO'

                Fm7
DIRE A MIA MADRE

   G         Cm Fm
CHE HO PAURA?   

                          Cm
TU CHE M'ASCOLTI INSEGNAMI

UN ALFABETO CHE SIA

Fm6                 G
DIFFERENTE DA QUELLO

                      Cm Cm9
DELLA MIA VIGLIACCHERIA 

***

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