(di
Claudio Mattone e
Sergio Endrigo)
Sergio Endrigo
Vorrei suonare il rock e l’elettronica,
cantare il sogno americano,
se non avessi in testa un’armonica
in un cortile italiano.
La mamma, il cielo blu e la politica,
la tenerezza e l’ironia,
se gratti trovi sempre un po’ di Napoli
e qualche volta la poesia.
Una canzone che ti va diritta al cuore,
la senti per la strada e un momento ti commuove,
due note e due parole già sentite chissà dove.
Una canzone che regala l’illusione,
l’amore passeggero più leggero di una piuma,
l’amore disperato che ti lascia senza fiato.
Una canzone un po’ ruffiana,
più dolce da cantare e ricordare
di questa nuova musica americana.
Vorrei suonare il rock e l’elettronica,
portare un orecchino d’oro,
se non avessi dentro quella musica
che ancora oggi m’innamora.
Ragazzo con la testa tra le nuvole
e pane, amore e fantasia,
sapore caro che non si dimentica
e mi riporta a casa mia.
Una canzone che ti va diritta al cuore,
la senti per la strada e un momento ti commuove,
due note e due parole già sentite chissà dove.
Una canzone che regala l’illusione,
l’amore passeggero più leggero di una piuma,
l’amore disperato che ti lascia senza fiato.
Una canzone un po’ ruffiana,
più dolce da cantare e ricordare
di questa nuova musica americana.