Canzone quasi d’amore

Album

È contenuto nei seguenti album:

1976 Via Paolo Fabbri 43
1984 Fra la via Emilia e il West – Vol. 2
1998 Guccini Live Collection – Disc 1

Testo Della Canzone

Canzone quasi d'amore di Francesco Guccini

Non starò più a cercare parole che non trovo
per dirti cose vecchie con il vestito nuovo,
per raccontarti il vuoto che, al solito, ho di dentro
e partorire il topo vivendo sui ricordi, giocando coi miei giorni, col tempo…

O forse vuoi che dica che ho i capelli più corti
o che per le mie navi son quasi chiusi i porti;
io parlo sempre tanto, ma non ho ancora fedi,
non voglio menar vanto di me o della mia vita costretta come dita dei piedi…

Queste cose le sai perchè siam tutti uguali
e moriamo ogni giorno dei medesimi mali,
perchè siam tutti soli ed è nostro destino
tentare goffi voli d’ azione o di parola,
volando come vola il tacchino…

Non posso farci niente e tu puoi fare meno,
sono vecchio d’ orgoglio, mi commuove il tuo seno
e di questa parola io quasi mi vergogno,
ma c’è una vita sola, non ne sprechiamo niente in tributi alla gente o al sogno…

Le sere sono uguali, ma ogni sera è diversa
e quasi non ti accorgi dell’ energia dispersa
a ricercare i visi che ti han dimenticato
vestendo abiti lisi, buoni ad ogni evenienza, inseguendo la scienza o il peccato…

Tutto questo lo sai e sai dove comincia
la grazia o il tedio a morte del vivere in provincia
perchè siam tutti uguali, siamo cattivi e buoni
e abbiam gli stessi mali, siamo vigliacchi e fieri,
saggi, falsi, sinceri… coglioni!

Ma dove te ne andrai? Ma dove sei già andata?
Ti dono, se vorrai, questa noia già usata:
tienila in mia memoria, ma non è un capitale,
ti accorgerai da sola, nemmeno dopo tanto, che la noia di un altro non vale…

D’ altra parte, lo vedi, scrivo ancora canzoni
e pago la mia casa, pago le mie illusioni,
fingo d’ aver capito che vivere è incontrarsi,
aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare,
bere, leggere, amare… grattarsi!

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Accordi

   
		      Re-              La
Non starò più a cercare parole che non trovo
	       Re7                     Solm
per dirti cose vecchie con il vestito nuovo
 	           Do7                         
per raccontarti il vuoto che, al solito,
      Fa
ho di dentro
	       Mib                  Rem
e partorire il topo vivendo sui ricordi
                     Mi7         La7
giocando coi miei giorni col tempo
O forse vuoi che dica che ho i capelli più corti
o che per le mie navi son quasi chiusi i porti
io parlo sempre tanto ma non ho ancora fedi
non voglio menar vanto di me o della mia vita
costretta come dita ...dei piedi
 	 	Do7                     Fa
Queste cose le sai perchè siam tutti uguali
             La7                  Re
e moriamo ogni giorno dei medesimi mali
     Re7        Sol- Do7            Fa
perchè siam tutti soli ed ? nostro destino
	       Mib                 Rem
tentare goffi voli d'azione o di parola,
	     Mi7         La7
volando come vola il tacchino
Non posso farci niente e tu puoi fare meno
sono vecchio d'orgoglio mi commuove il tuo seno
e di questa parola io quasi mi vergogno
ma... c'è una vita sola non ne sprechiamo niente
in tributi alla gente o al sogno
Le sere sono uguali ma ogni sera è diversa
e quasi non ti accorgi dell'energia dispersa
a ricercare i visi che ti han dimenticato
vestendo abiti lisi buoni ad ogni evenienza
inseguendo la scienza ...o il peccato
Tutto questo lo sai e sai dove comincia
la grazia o il tedio a morte del vivere in provincia
per te sian tutti uguali siamo cattivi buoni
e abbiam gli stessi mali siamo vigliacchi e fieri
saggi, falsi, sinceri... coglioni
Ma dove te ne andrai? ma dove sei già andata?
ti dono, se vorrai, questa noia già usata
tienila in mia memoria ma non è un capitale,
ti accorgerai da sola, nemmeno dopo tanto,
che la noia, di un altro, non vale
D'altra parte lo vedi scrivo ancora canzoni
e pago la mia casa pago le mie illusioni
fingo d'aver capito che vivere è incontrarsi
aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare,
bere, leggere, amare... grattarsi

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